Sabato 30 marzo alle 20:30, in tutto il mondo tantissimi luoghi, dai monumenti più famosi alle abitazioni di privati cittadini, hanno spento le luci e centinaia di milioni di persone hanno partecipato alla grande ola di spegnimenti di Earth Hour, l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione planetaria sul tema dei cambiamenti climatici.
Dalla Torre Eiffel all’Opera House di Sydney, dall’Empire State Building di New York al Burj Khalifa a Dubai: oltre 160 i Paesi che hanno partecipato e migliaia i luoghi iconici che hanno spento le loro luci come gesto simbolico per salvare il pianeta, ma anche per aumentare la consapevolezza sull’importanza della natura e incoraggiare individui, imprese e governi in tutto il mondo a trovare le soluzioni necessarie per costruire un futuro sano e sostenibile per tutti.
In Italia l’evento centrale, realizzato in collaborazione con il comune di Matera, si è svolto nella capitale europea della cultura 2019.
Riconoscimenti. All’iniziativa Earth Hour 2019 è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica e sono stati concessi i Patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – ANCI. Anche le scuole saranno coinvolte, grazie a uno specifico Protocollo d’intesa siglato da WWF e MIUR.
Earth Hour 2019 è il più grande movimento per l’ambiente a livello mondiale, con oltre 160 Paesi che partecipano per invitare all’azione sulle questioni ambientali più importanti da affrontare.
Il WWF è partner nella Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, nella creazione di connect2earth.org, piattaforma dove persone, imprese e organizzazioni possono trovare strumenti per spingere i governi ad agire. Chi vorrà far sentire la propria voce per il pianeta potrà partecipare alla petizione Voice for the Planet , che chiede ai leader mondiali di creare un New Deal per la natura e le persone. La petizione sarà presentata alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica del 2020.
Negli ultimi dieci Earth Hour ha ispirato milioni di persone a sostenere e partecipare a iniziative per la tutela dell’ambiente e del clima, contribuendo a guidare le politica sul clima, la consapevolezza e l’azione a livello mondiale. Fra le cose più importanti, questa mobilitazione ha contribuito a creare 3,5 milioni di ettari di aree marine protette in Argentina e 2.700 ettari di foresta in Uganda, ha permesso di vietare i materiali plastici nelle Galapagos dal 2014, di piantare 17 milioni di alberi in Kazakistan, di illuminare case con energia solare in India e nelle Filippine e di promuovere nuove leggi per la protezione dei mari e delle foreste in Russia. Proprio l’anno scorso, poi, la Polinesia francese si è mossa per proteggere 5 milioni di chilometri quadrati dei suoi mari al fine di preservare gli ecosistemi oceanici.