Combattere il riscaldamento globale “oscurando” il sole: ecco come cambierebbe il Clima della Terra

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I cambiamenti climatici sono una delle più grandi sfide che l’umanità abbia affrontato finora. Come ridurre il riscaldamento globale e le sue devastanti conseguenze è un argomento fortemente dibattuto tra politici e scienziati ma finora i risultati di tutte queste discussioni non sono stati particolarmente proficui.

Tuttavia, i ricercatori di Harvard potrebbero aver trovato una soluzione. Insieme ai ricercatori del MIT e di Princeton, il gruppo ha suggerito di rallentare il riscaldamento globale “oscurando” il sole, ossia diminuendo la quantità di luce solare che raggiunge la superficie della Terra. La tecnologia è chiamata geoingegneria solare e consiste in aerei che volano ad alte quote per rilasciare aerosol di diossido di zolfo nell’atmosfera, imitando l’effetto del raffreddamento provocato dalle eruzioni vulcaniche. Secondo lo studio pubblicato su Nature Climate Change, i ricercatori stanno considerando cosa potrebbe succedere se introducessimo particelle che riflettono la luce solare nell’atmosfera terrestre.

surriscaldamento globaleLa cosa più importante da notare è che i ricercatori non stanno suggerendo che questo metodo sia la soluzione alle tendenze in crescita del riscaldamento globale, né che possa riportare le temperature ai livelli preindustriali o affrontare il vero nocciolo del problema, ossia la quantità di anidride carbonica che produciamo. Inoltre, una “dose” troppo alta potrebbe avere addirittura effetti peggiori. Peter Irvine, ricercatore della Harvard John A. Paulson School of Engineering and Applied Sciences, è stato l’autore principale dello studio. “L’analogia non è perfetta, ma la geoingegneria solare è un po’ come un farmaco che cura l’ipertensione. Un sovradosaggio sarebbe dannoso, ma una dose ben ponderata potrebbe ridurre i rischi. Naturalmente, è meglio non avere del tutto l’ipertensione, ma una volta che si ha, insieme a scelte di stili di vita più salutari, vale la pena considerare dei trattamenti che potrebbero ridurre i rischi”, ha spiegato.

Lo studio suggerisce che questa tecnologia potrebbe ridurre della metà il tasso di crescita delle temperature, il che offrirebbe benefici globali senza esacerbare i problemi in altre parti del mondo. Insieme a queste misure, tuttavia, le emissioni di anidride carbonica dovrebbero ancora essere ridotte in tutto il mondo.

Più acqua e meno uragani

Per comprendere meglio quali aree potrebbero avere le condizioni peggiori se questa geoingegneria fosse combinata alla riduzione delle emissioni, i ricercatori hanno utilizzato un innovativo modello ad alta risoluzione per simulare le precipitazioni estreme e gli uragani tropicali. Questa è la prima volta che un modello del genere viene utilizzato per analizzare i possibili effetti della geoingegneria solare. I ricercatori hanno studiato gli estremi di temperatura e precipitazioni e la disponibilità di acqua e hanno misurato l’intensità delle tempeste tropicali. Hanno scoperto che dimezzare il riscaldamento globale attraverso questa tecnologia non solo raffredderebbe il pianeta ma frenerebbe anche i cambiamenti nella disponibilità di acqua e nelle precipitazioni estreme di molti posti sulla Terra.

Mentre la scienza intorno alla tecnologia della geoingegneria solare risale a più di un secolo fa, è solo recentemente – da quando la nostra attenzione è stata attirata dai cambiamenti climatici della Terra – che gli scienziati hanno intensificato gli studi in questo campo. I ricercatori coinvolti in questo studio hanno tuttavia sottolineato che la nostra prima risposta ai cambiamenti climatici deve essere la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La geoingegneria da sola non sarebbe in grado di risolvere completamente la radice dei problemi ambientali.

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