Ce lo dice il nuovo rapporto del Censis dal nome “Ko ai tumori da Papillomavirus“, realizzato con il supporto non condizionato di Msd Italia, presentato oggi a Roma e realizzato su su un campione di 1000 genitori e 600 donne: dato in crescita quello della quota di genitori che dichiarano di aver vaccinato i figli contro il Papillomavirus (Hpv), dal 33,3% nel 2017 ora in rialzo al 43,3%.
Un dato sicuramente positivo, che può essere attribuito ad una maggiore conoscenza della patologia e alla fiducia in strumenti di prevenzione come il vaccino, nonché la protezione a più gravi conseguenza come tumori del collo dell’utero e della cervice uterina. Questo anche frutto del decreto legge sulla prevenzione vaccinale (31 luglio 2017, n.119), e il piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 che con le sue indicazioni ha dato più voce ai centri vaccinali, soprattutto al Nord.
Sussistono anche motivazioni che provocano disinteresse nei confronti di questa specifica vaccinazione, quello più citato (18,6%) è relativo ad aspetti tecnici legati alla vaccinazione a tutt’oggi disponibile, che gli intervistati indicano essere finalizzata a proteggere solo da alcuni tipi di Papillomavirus, seguito dalla scarsa fiducia in questa particolare vaccinazione data dalla preoccupazione per gli effetti collaterali.