Arriva il primo giorno di Primavera del 2019: quest’anno sarà Mercoledì 20 Marzo, e l’Equinozio scoccherà esattamente alle 22:58. Come al solito, Google ha deciso di celebrare quest’importante momento astronomico con un bellissimo Doodle che sarà disponibile su gran parte dell’Emisfero Settentrionale e in tutti i principali Paesi: Stati Uniti d’America, Canada, Messico, Honduras, Guatemala, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Costa Rica, Panamà, Colombia, Venezuela, Russia, Giappone, Taiwan, Vietnam, India, Turchia, Finlandia, Svezia, Islanda, Irlanda, Regno Unito, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Polonia, Grecia, Estonia, Lituania, Bielorussia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Austria e Croazia.
Ma l’Equinozio è davvero il Primo giorno di Primavera?
In realtà nel momento dell’Equinozio il centro del sole si trova sulla proiezione in cielo dell’equatore terrestre, dando quasi la stessa quantità di giorno e notte in tutto il mondo. E’ un evento astronomico, ma non è il primo giorno di Primavera. Brian Brettschneider, climatologo dell’University of Alaska Fairbanks, ha fatto un po’ di chiarezza sull’Equinozio di Primavera, da molti confuso con il primo giorno della stagione primaverile.
Ecco cosa ha spiegato: “Non è il primo giorno di primavera, da un punto di vista climatico. È il 20° giorno di primavera. In termini climatici, la primavera inizia il 1° marzo e finisce il 30 maggio nell’emisfero settentrionale. L’Equinozio di Primavera di per sé non significa nulla in termini di clima, ma è un punto di riferimento dell’energia solare. Ogni punto della Terra fondamentalmente ha circa la stessa quantità di luce nell’Equinozio di Primavera e possiamo usare questo dato come misura del contributo solare. Ma al di là di questo, non ha alcun significato climatico”.
Ma se abbiamo la stessa quantità di luce che avremo nel giorno dell’Equinozio d’Autunno, perché fa molto più freddo nell’Equinozio di Primavera?
Brettschneider ha spiegato: “Dipende da qualcosa nota come “sfasamento termico”. La Terra è costituita da circa ? di acqua oceanica e quest’acqua impiega molto tempo per riscaldarsi in estate. Quindi le temperature più calde spesso si verificano dopo il solstizio d’estate. Allo stesso modo, impiegano molto tempo a raffreddarsi dopo l’Equinozio d’Autunno. Il giorno più breve dell’anno con il minor contributo di energia solare è alla fine di dicembre e questo significa che la nuova energia solare impiegherà molto tempo per riscaldare le masse oceaniche dopo le fredde temperature invernali”.