Franco Berrino, intervistato dal Corriere della Sera, parla di alimentazione e di salute. Il noto medico epidemiologo, che ha lavorato per molti anni all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, presenta il suo ultimo libro “La via della leggerezza“. Berrino, come sempre, prende posizioni forti nei confronti della moderna società dei consumi che lui definisce ‘obesiogena‘. «Viviamo in un mondo di pesantezza, pesantezza del corpo e dello spirito, ed è necessario fare qualcosa per ritrovare la leggerezza. Abbiamo una forte tendenza al sovrappeso perché siamo i figli dei sopravvissuti alle carestie che si sono susseguite nei secoli. Oggi abbiamo una disponibilità illimitata di cibo, ma nel nostro Dna c’è scritto “quando c’è da mangiare mangia perché domani potrebbe non esserci nulla” e dunque mangiamo troppo e male».
«Negli ultimi 70 è cambiato il nostro modo di mangiare, quello che stiamo mangiando ora non si è mai mangiato nella storia dell’umanità – incalza Berrino –. Il nostro corpo non è stato progettato per mangiare il cibo industriale che mangiamo oggi, e più ne mangiamo più ci ammaliamo. La società dei consumi deve sopravvivere, quindi le persone devono consumare e a questo scopo vengono tenute nell’insoddisfazione. Chi è felice non consuma, ci voglio infelici per farci consumare di più. Tutta la merda che ci vogliono vendere ce la vendono creandoci il bisogno di avere oggetti nuovi».
E Berrino conclude con avvertimento che riguarda tutti: «Guardiamo sempre il nostro corpo e guardiamo il nostro girovita, perché una circonferenza di vita larga, anche se siamo magri, è un sintomo di rischio: con l’aumentare del girovita aumenta la mortalità, aumenta il rischio di cancro, di infarto. Dobbiamo mandare giù la pancetta: basta mangiare meglio e fare attività fisica» conclude l’esperto.