Sanità, anestesia in cardiochirurgia: studio sulla sicurezza

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Un nuovo studio evidenzia la sicurezza delle anestesie: non c’è alcuna differenza tra l’anestesia inalatoria e quella di tipo intravenoso dal punto di vista della sicurezza nelle operazioni cardiochirurgiche. La ricerca, opera del San Raffaele e della Citta’ della Salute di Torino pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale The New England Journal of Medicine e condotto in 36 centri su 5.400 pazienti.

Ricerche pre-cliniche e meta-analisi negli anni hanno suggerito di preferire, negli interventi al cuore, l’anestesia inalatoria rispetto a quella intravenosa per le sue conseguenze farmacologiche positive, come la riduzione di infarto miocardico o gli effetti cardioprotettivi sulle cellule stesse.

La ricerca condotta dai medici e ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e della Città della Salute di Torino, in collaborazione con gli ospedali di tutto il mondo, ha invece stabilito che anestesia volatile e intravenosa sono ugualmente sicure. Lo studio, oltre ad essere uno dei piu’ grandi studi anestesiologici mai condotti, e’ un esempio di ricerca clinica indipendente e collaborativa, promossa e realizzata grazie a finanziamenti ricevuti dal Ministero della Salute.

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