Siccità e desertificazione in Italia, Bonelli: “Si rischia di dover razionare l’acqua potabile”

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La desertificazione in Italia sta avanzando a ritmi preoccupanti con la siccità che in pieno inverno ha portato molti fiumi tra cui il Po ad avere livelli di secca di emergenza che non si vedevano in estate e nemmeno nell’Annus Horribilis del 2017“. E’ quanto afferma Angelo Bonelli, coordinatore dell’esecutivo nazionale dei Verdi che aggiunge: “Se questa situazione dovesse perdurare i comuni e le regioni dovranno affrontare una situazione grave con un rischio probabile di dover arrivare a razionare l’acqua potabile . Il cambiamento climatico, l’inquinamento delle falde, le siccità prolungate, l’impermeabilizzazione dei terreni e il consumo smodato di acqua da parte di agricoltura, settore energetico e civili sono le principali cause delle crisi idriche“.

Non conosciamo mai il valore dell’acqua finché il pozzo non si prosciuga, diceva lo storico inglese Thomas Fuller quattro secoli fa. L’Unccd – continua l’esponente dei Verdi- ha dichiarato colpiti da desertificazione 13 Stati membri dell’Ue: Italia, Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Lettonia, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria. In Italia le regioni piu’ colpite dalla desertificazione sono quelle del Sud dove la Sicilia raggiunge il picco di oltre il 50% di territorio arido“. “A Roma Acea Ato2– denuncia l’ecologista- ha deciso di costruire un potabilizzatore a Grottarossa dando da bere l’acqua del Tevere ai romani per evitare il razionamento i’. Il governo di fronte a questa emergenza nota e non improvvisa ritiene invece che la priorita’ sia quella di riempire di asfalto le aree agricole e cementificare i territori modificando il codice appalti e approvando il decreto sblocca cantieri”. “Voglio dire a Salvini che deve cominciare a preoccuparsi perche’ il cambiamento climatico sta portando l’Africa in Italia. Il governo convochi un Cdm su emergenza siccita’ e desertificazione e ascolti tecnici e scienziati“, conclude Bonelli.

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