Clima: a Taranto in corteo anche i genitori dei bambini morti di tumore a causa dell’inquinamento dell’Ilva

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Oggi il corteo per il clima tocca anche la città di Taranto, nel farlo l’immancabile collegamento in chiave antiIlva con la presenza dei genitori di alcuni bambini e ragazzi morti di tumore a causa dell’inquinamento industriale.

Tra questi anche i genitori di Giorgio Di Ponzio, il 15enne residente nel rione Paolo VI, morto a fine gennaio. La madre, Carla Lucarelli, indossa una maglietta che riproduce il volto del ragazzo e interpreta “come segno positivo, di reazione, il fatto che tanta gente si sia ritrovata oggi a sfilare per strada. Sta maturando una nuova consapevolezza a Taranto. Lo scorso 25 febbraio, in occasione del trentesimo giorno dalla scomparsa di Giorgio, a Taranto si era svolta una fiaccolata silenziosa con migliaia di persone. Nel corteo erano state issate croci bianche e i cartelli col volto dei bambini scomparsi e la scritta “Io dovevo vivere“.

Anche il Comune aderisce alla protesta di oggi, e lo fa intrecciando strettamente il tema ambientale alla situazione dell’ex Ilva, ora Arcelor Mittal Italia.

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha dichiarato intanto di aver inoltrato una proposta di rapida istituzione di un Osservatorio permanente della Salute all’ASL di Taranto ed ai sindaci dei Comuni dell’Area di crisi complessa (Statte, Crispiano, Massafra, Montemesola) “da estendersi eventualmente alla partecipazione di altri autorevoli organismi istituzionali, su tutti l’Istituto Superiore di Sanità“.

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