Tempesta geomagnetica in arrivo sulla Terra: “Potremmo avere Aurore Polari per diversi giorni”

MeteoWeb

Gli abitanti di parti degli Stati Uniti e del Regno Unito potrebbero essere deliziati da uno spettacolo mozzafiato nel weekend con l’Aurora Boreale che scenderà insolitamente verso sud. Una tempesta geomagnetica, causata da una nube di particelle cariche espulse dal sole, potrebbe portare l’Aurora Boreale molto più a sud rispetto al solito. Così in Europa potrebbe scendere fino alla Scozia, mentre negli USA, gli stati di Iowa, Minnesota, North Dakota, Montana, Michigan, Maine, New York, Vermont, New Hampshire e Washington potrebbero avere la possibilità di osservare lo spettacolo mentre queste particelle bombardano la Terra, secondo lo Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

Se la tempesta è orientata correttamente, potremmo avere la possibilità di aurore per diversi giorni dopo l’impatto”, ha dichiarato Tamitha Skov, scienziata del meteo spaziale di Los Angeles. Ovviamente, il cielo dovrà essere sereno e molto buio per consentire l’osservazione dell’Aurora. Per sfruttare al massimo dell’occasione, è consigliato recarsi in un posto lontano dalle città per limitare gli effetti negativi dell’inquinamento luminoso. Purtroppo, la “Superluna del Verme” che ha lasciato incantati gli appassionati di osservazioni celesti nei giorni scorsi sarà ancora quasi piena nelle notti del weekend e potrebbe ostacolare la vista dell’Aurora Boreale. Come il sole, le aurore sorgono ad est e tramontano ad ovest, ha spiegato Skov.

LaPresse/PA

Le aurore si formano quando le particelle cariche espulse dal sole si scontrano con l’atmosfera terrestre. Quando c’è un afflusso di particelle cariche durante le tempeste geomagnetiche, questo può alimentare ulteriormente il bagliore delle aurore, secondo Terry Onsager, fisico dello Space Weather Prediction Center. “È come una grande batteria che guida l’elettricità attraverso il sistema della Terra. E quando fluisce attraverso l’atmosfera, l’atmosfera risplende come una luce neon”, ha spiegato.

Le particelle sono il risultato di un’espulsione di massa coronale, un’espulsione di plasma dall’atmosfera del sole rilevata dalla NOAA mercoledì 20 marzo. Il flare solare rilasciato è stato abbastanza potente da causare disturbi ai radio operatori di Europa ed Africa. “È una notizia entusiasmante, considerando che non abbiamo avuto il lancio di una tempesta solare di dimensioni dignitose diretto alla Terra da un po’ di tempo”, ha dichiarato Skov, aggiungendo che le tempeste geomagnetiche sono meno comuni durante l’attuale periodo del ciclo di attività di 11 anni del sole.

Come si formano le Aurore Polari?

Credit: Shawn Malone

Le Aurore Polari (che a seconda dell’emisfero in cui si verificano sono dette Boreali o Australi) si formano “quando un grande numero di particelle elettricamente cariche (elettroni) fluiscono ad alta velocità verso la Terra lungo il suo campo magnetico ed entrano in collisione con le particelle d’aria più alte. Poi l’aria si illumina un po’ come succede in un tubo di luce fluorescente. I colori risultanti riflettono i gas presenti, il più comune colore giallo-verde proviene dall’ossigeno”, secondo il Tromso Geophysical Observatory dell’Arctic University of Norway.

Alcuni esperti descrivono il fenomeno come “luminose luci danzanti” nel cielo. La meraviglia appare in molte sfumature, ma verde chiaro e rosa sono le più comuni. In alcuni posti, inclusa la Pennsylvania, sono state riportate tonalità di rosso, giallo, verde, blu e viola.

Solitamente, i residenti degli Stati Uniti devono viaggiare per centinaia di chilometri verso Alaska o Canada per osservare le aurore, mentre in Europa grandi località per la loro osservazione includono Islanda, Norvegia e Groenlandia e nell’emisfero sud Tasmania e Nuova Zelanda.

Condividi