Individuata una proteina chiave nello studio dei tumori, è definita proteina “doppia-faccia“: il suo nome è p53, normalmente protegge le cellule dal cancro, ma se alterata lo provoca.
Nonostante sia una delle proteine più studiate dai biologi, solo adesso una ricerca guidata dall’Università del Wisconsin-Madison, e pubblicata sulla rivista Nature Cell Biology, ha scoperto il meccanismo che la governa: potrebbe essere il bersaglio di nuovi farmaci capaci di mantenerla nella forma “buona”.
I ricercatori guidati da Suyong Choi e Mo Chen hanno scoperto il meccanismo alla base di questo processo: i colpevoli sono un enzima, noto come PIPK1-alfa, e il suo messaggero PIP2, che in caso di danni di qualunque tipo si legano alla proteina p53 e spianano la strada ai tumori. Infatti, se il meccanismo dell’enzima viene bloccato la versione “cattiva” di p53 non puo’ accumularsi e fare danni.
“Se riusciamo ad eliminare la proteina p53 mutata potremmo riuscire ad eliminare i tumori causati da essa“, conclude Anderson. Gli autori dello studio sono ora alla ricerca di inibitori dell’enzima da usare per nuove terapie anti-cancro.