La ricerca nello studio di cure efficaci contro i tumori prosegue e si lavora per fornire approcci mirati, grazie all’ausilio di nuove metodologie diagnostiche basate su analisi molecolari approfondite dei tumori, associate all’interpretazione dei big data e alla disponibilità di nuovi farmaci.
Questo permetterebbe di assegnare la giusta terapia al paziente giusto nel momento giusto: a tal fine è tuttavia necessario dotarsi di un “Molecular Tumor Board”, un organismo capace di interpretare la mole di dati delle analisi molecolari provenienti dal profilo genetico del tumore di un paziente e proporre la terapia più indicata in quel momento.
Se ne è dotato di recente l‘Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma. La decisione è ancora più importante quando si tratta di pazienti che non rispondono alle terapie approvate, ma godono ancora di accettabili condizioni di salute per poter accedere a farmaci ‘fuori indicazione‘, cioè che non hanno ancora trovato un’indicazione terapeutica definitiva per uno specifico tumore, ma che sono già disponibili per altre indicazioni o in fase di avanzata sperimentazione clinica e che potrebbero essere efficaci alla luce di solide evidenze scientifiche.
Il Molecular Tumor Board dell’Ire è costituito da un gruppo multidisciplinare che si avvale di moderne risorse tecnologiche come il sequenziamento massivo del genoma, approcci bioinformatici di ultima generazione, interrogazione di banche dati ben codificate e verificate da organismi sovranazionali. Il team è composto da specialisti come oncologi, anatomo-patologi, patologi clinici, biologi molecolari, genetisti, bioinformatici, e all’occorrenza altre figure professionali.
“Mette a frutto una crescente consapevolezza delle possibilità e dei limiti della moderna medicina oncologica e dei farmaci a bersaglio molecolare, e tiene conto delle necessita’ del paziente- evidenzia Francesco Ripa di Meana, direttore generale Ifo – si esce quindi dagli schemi classici per trovare soluzioni innovative”.
