Il 22 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sensibilizzare l’attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua nella nostra era.
L’acqua è senza dubbio la risorsa naturale più importante a disposizione dell’uomo perché da essa ne dipende la sopravvivenza. Non a caso soprannominata l’oro blu, l’acqua sarà sempre più al centro dell’attenzione di tutti i Paesi del mondo dove l’inquinamento ne sta mettendo a rischio l’accesso a milioni di persone.
“Valorizzare e proteggere l’acqua km zero – spiega Lauro Prati, Presidente di Aqua Italia/ Anima-Confindustria – è oggi più che mai un obbligo e una priorità per tutti i Paesi del mondo ma lo è soprattutto in Italia dove l’acqua che sgorga dai rubinetti è buona, sicura e controllata. Bere l’acqua del rubinetto è una scelta consapevole di chi, come il 74% degli italiani (Fonte Open Mind Research 2018), sceglie di vivere in modo più green”.
“Il settore che rappresento – sottolinea Lauro Prati – opera ogni giorno per “trattare bene” una risorsa indispensabile alla vita e che può contribuire anche alla riduzione degli sprechi e dell’inquinamento sia a livello domestico che industriale. Basti pensare che, per esempio, addolcire l’acqua di casa consente un recupero di efficienza delle caldaie del 17%/anno a cui si deve integrare il 5/6% sul circuito di riscaldamento”.
L’acqua del sindaco, quindi, va trattata bene perché oltre ad essere buona e sicura, può aiutarci a vivere in modo più sostenibile assicurando un futuro migliore alle prossime generazioni.