1° Maggio: 5 milioni di italiani in vacanza per la Festa dei Lavoratori, guida al picnic perfetto

Ben 5 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere in vacanza il giorno dei lavoratori sfruttando la possibilità di fare il ponte
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Salgono a oltre 5 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere in vacanza il giorno dei lavoratori sfruttando la possibilità di fare il ponte, ma molti altri non rinunceranno alla tradizionale gita fuori porta anche con picnic, pranzi al sacco o grigliate al mare, in montagna, in campagna o comunque nel verde, fuori e dentro le città: è quanto emerge da una analisi della Coldiretti, presentata in occasione del weekend dedicato nei mercati di www.campagnamica.it al picnic perfetto.
Scegliere alimenti sfusi invece che confezionati per evitare di disperdere gli imballaggi contribuisce a ridurre i rifiuti, mentre – spiega Coldiretti – preferire prodotti di stagione e a km zero acquistati direttamente nelle aziende agricole locali riduce l’inquinamento provocato dai trasporti e aiuta a sentirsi in sintonia con il territorio circostante“.
Tra i piatti più gettonati nei picnic si classificano, insieme al tradizionale abbinamento fave e pecorino, anche lasagne, salumi, formaggi, uova sode e le tradizionali grigliate sul posto a base di carne, pesce ed anche verdure. Non mancano però – precisa Coldiretti – polpette, frittate di pasta o di verdure, pizze farcite, ratatouille e macedonia, ma anche colomba farcita da creme realizzate con la ‘cucina del giorno dopo’, favorita dalla positiva tendenza a ridurre gli sprechi“. “E’ buona norma fare attenzione alla qualità e alla freschezza di quello che si mette nel cestino. Le fave, ad esempio, immancabili in ogni picnic primaverile, devono essere turgide, di colore brillante e senza macchie, lucide e di forma regolare, ma ad autenticarne la qualità e, in particolar modo, la freschezza, è lo schiocco che deve fare il baccello quando lo si spezza. Per acquistare un buon pecorino – ricorda ancora Coldiretti – il consiglio è invece quello di rivolgersi direttamente ai pastori che fanno vendita diretta, contribuendo tra l’altro a sostenere gli allevamenti Made in Italy in un anno segnato da dure battaglie per veder riconosciuto un giusto prezzo“. “Per gli appassionati della grigliata – prosegue l’associazione – un ottimo risultato si può avere ricorrendo a materie prime di qualità da allevamenti nazionali che garantiscono freschezza e genuinità. E’ poi possibile risparmiare fino al 50% con l’acquisto di tagli alternativi meno conosciuti e più economici, ma anche più adatti al piatto che si vuole portare in tavola, senza rinunciare alla qualità italiana“. “Per questo è importante – sottolinea Coldiretti – valorizzare anche i ‘pezzi’ minori di carne nella consapevolezza che, per esempio, del bovino non esiste solo la richiestissima fiorentina, ma ci sono altre parti dal sapore caratteristico che appartengono alla tradizione culinaria italiana come per esempio la squisita faentina (pancia tagliata a fette e cotta alla griglia)“.
E’ importante inoltre – sottolinea ancora Coldiretti – scegliere una posizione adatta facendo attenzione a non danneggiare le aree protette o quelle coltivate con la raccolta di piante, fiori o frutti e soprattutto lontano da luoghi a rischio incendi in caso di grigliate. Norma fondamentale è che il barbecue non può mai essere lasciato incustodito e, a conclusione della grigliata, spegnere la carbonella per scongiurare il rischio che qualche scintilla caduta su vegetazione secca possa innescare un incendio“. “Usare piatti e bicchieri biodegradabili, evitando la plastica, fare attenzione a non provocare incendi e non lasciare avanzi sul posto fanno parte infine – conclude Coldiretti – del bon ton del picnic perfetto che tutti dovrebbe seguire“.

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