Due delle sorelle di Tutankhamon, e non una come si pensava, sono salite insieme sul trono d’Egitto dopo la morte del padre Akhenaton. É quanto emerso da uno studio condotto dalla professoressa Valérie Angenot, egittologa e storica dell’arte presso l’Università del Quebec a Montreal (UQAM). Gli esperti avevano scoperto già 50 anni fa che nel 14° secolo a.C., una regina-faraone aveva preceduto Tutankhamon sul trono. Alcuni pensavano che fosse Nefertiti, la moglie di Akhenaton, autoproclamata “re” alla morte del marito. Per altri si trattava della figlia maggiore di Akhenaton, la principessa Meritaten.
Akhenaton, che aveva sposato sua figlia primogenita Méritaton per prepararla a governare, avrebbe anche associato al potere un’altra delle sue figlie, Neferneferouaton Tasherit. Le due sorelle sarebbero salite insieme sul trono, assumendo insieme il nome di Ankhkheperure al momento dell’incoronazione. Lo studio di alcune parti del tesoro di Tutankhamon, scoperto nel 1922 dall’archeologo inglese Howard Carter, ha rivelato che il re-bambino aveva usurpato gran parte del corredo funerario della regina-faraone Neferneferuaten Ankhkheperure. Lo storico dell’arte ha anche analizzato una stele esposta al Museo Egizio di Berlino che mostra due figure sedute sul trono, una che accarezza il mento dell’altra.
“Abbiamo fatto ogni sorta di supposizioni al riguardo: che fosse raffigurato Akhenaton divenuto omosessuale, Akhenaton con suo padre, o Akhenaton e Nefertiti“, ricorda. “Mi sono reso conto che questo gesto di carezzare il mento in realtà veniva fatto solo dalle principesse, nel 100% dei casi“. L’egittologo, inoltre, aveva studiato diverse sculture di teste reali anonime che sono stati precedentemente attribuite a Akhenaton, Nefertiti e Tutankhamon. “Dato che l’arte egizia funziona su sistemi proporzionali, ho fatto il confronto tra queste statue con le sculture delle principesse già note e combaciano perfettamente, ho potuto dimostrare che alcune sculture reali erano in realtà teste delle principesse che divennero faraoni“, aggiunge.