Autismo, nuove linee guida: “serve un mix di approcci per valorizzare tutte le opportunità di chi ne soffre”

Una condizione l'autismo sempre difficile da affrontare: un cammino di integrazione è possibile, ma è necessario un lavoro su più fronti ed aiutando le famiglie
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L’autismo e’ una condizione medico-sociale che interessa 1 famiglia su 69. Come possiamo inserire al lavoro queste persone? Come potremmo aiutare le famiglie? Le scuole, lo Stato e le Regioni devono intervenire per integrarli“.
Questo il messaggio lanciato da Serafino Ricci professore di Medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma, nel corso del convegno sull’autismo.

La risposta arriva da Paola Binetti, senatrice Udc, che annuncia la recente approvazione di una “mozione che vuole pervenire a una registrazione dei dati per incentivare una dimensione propositiva volta ad aumentare la quantità di risorse da destinare alla ricerca e ai centri, quali laboratori professionali“.

La difficoltà maggiore nei disturbi dello spettro autistico risiede “nella comunicazione e le manifestazioni artistiche sono il luogo della comunicazione– sottolinea Binetti- offrono ai soggetti con autismo la possibilità di condividere il loro mondo interiore e di abbattere il muro di gomma tra loro e gli altri. Sforziamoci noi ad apprendere la lingua che ogni bambino parla“.

L’autismo, sta crescendo nei numeriperché si pone con maggiore chiarezza la diagnosi. I criteri stabiliti nel manuale diagnostico Dsm 5 sono più bassi e permettono di raccogliere nelle maglie della diagnosi soggetti diversi. Dobbiamo creare un mix di approcci diversi per rispondere alle diverse esigenze di ciascuna persona con autismo. Non conosco la causa, non ho farmaci, ma ho una serie di interventi tra l’abilitativo e il riabilitativo, tra lo psicoterapeutico e il socioterapeutico  – aggiunge la senatrice e nel mix di questi approcci il mio sguardo attento deve essere rivolto al bambino per valorizzare tutte le sue opportunità. Non c’è il metodo per trattare l’autismo– conclude la Binetti- e mi auguro che le nuove linee guida tengano conto della pluralità e della multidimensionale di approcci e presa in carico“.

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