E’ positiva la proroga concessa al Regno Unito per un’uscita ordinata dall’Ue. E’ quanto afferma il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini che aveva sollecitato questa posizione in una lettera al premier Giuseppe Conte a Bruxelles, anche nell’interesse degli imprese agricole. “La concessione di scadenze più lunghe per la Brexit – afferma il Presidente della Coldiretti – costituisce una maggiore garanzia del rispetto degli obblighi del Regno Unito in materia di contribuzione al bilancio dell’Ue, sino alla fine dell’attuale programmazione finanziaria, salvaguardando il mantenimento delle risorse per le politiche essenziali per il nostro Paese, prima fra tutte la Politica Agricola Comune”.
“Lo scenario di una Brexit senza un accordo – afferma la Coldiretti – deve essere assolutamente evitato considerato che metterebbe in difficoltà interi comparti del settore agroalimentare italiano che oggi esportano nel Regno Unito prodotti per un valore di 3,4 miliardi di euro all’anno.” Per questo, è necessario un margine più ampio “nella misura in cui sarà sufficiente al Regno Unito per risolvere i problemi al proprio interno per ratificare l’accordo di recesso già definito, per onorare gli impegni finanziari nei confronti dell’UE senza che questo interferisca sul buon funzionamento delle istituzioni Ue e sulle importanti decisioni che dovranno essere prese all’unanimità per alcuni dossier chiave europei, in particolare – conclude Prandini – non devono essere gli agricoltori a pagare il conto della Brexit”.