Altri 368.000 bambini in Mozambico sono ora a rischio e potenzialmente bisognosi di sostegno umanitario salvavita dopo che il Paese è stato colpito da una seconda grande tempesta – il Ciclone Kenneth – in meno di 6 settimane: lo rende noto l’Unicef. Il ciclone Kenneth è arrivato giovedì nella provincia di Cabo Delgado nel nord del Mozambico come tempesta di categoria 4 e il lento movimento del sistema potrebbe continuare a scaricare la pioggia per giorni, mettendo le aree colpite ad alto rischio di forti inondazioni e frane.
“Cabo Delgado non ha una storia di cicloni e siamo profondamente preoccupati che le comunità della zona non sarebbero state preparate all’entità della tempesta, mettendo bambini e famiglie in una posizione molto vulnerabile: il terreno è saturo di pioggia e i fiumi sono già gonfi, quindi l’emergenza rischia di peggiorare a causa delle inondazioni dei prossimi giorni. Stiamo facendo tutto il possibile per avere sul campo operatori e rifornimenti per tenere la gente al sicuro,” ha spiegato Michel Le Pechoux, Vice Rappresentante dell’Unicef in Mozambico.
Il ciclone Kenneth segue il ciclone Idai, che ha raggiunto il Paese il 14 marzo, causando più di 600 morti e circa 1,85 milioni di persone bisognose. Già il ciclone Idai aveva portato malattie e devastazione.
L’Unicef riferisce che più di 14.800 casi di malaria sono stati segnalati dal 27 marzo nella provincia di Sofala in Mozambico, una delle zone più colpite dal ciclone Idai.