Oggi il Consiglio di amministrazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha approvato il nuovo Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza e le linee portanti della riorganizzazione della Struttura amministrativa dell’Ente. “Si tratta di due importanti risultati che proseguono e completano in modo decisivo la strategia di cambiamento portata avanti dal Cnr”, dichiara il presidente Massimo Inguscio. “L’approvazione del Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza arriva a valle dell’adozione del nuovo Statuto e del recente Regolamento di organizzazione e funzionamento che hanno aumentato la partecipazione di ricercatori e tecnologi ai processi decisionali dell’Ente, in particolare: la componente elettiva presso il consiglio Scientifico sale da uno a tre membri, è stata prevista la presenza di due componenti elettivi su cinque presso i Consigli scientifici di dipartimento e sono stati affidati ai Consigli di istituto, primo livello di rappresentanza della rete scientifica, nuovi poteri di approvazione e consultivi”.
L’approvazione odierna del Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza, prosegue Inguscio, è “un altro importante passo nel senso del rafforzamento dell’attività e di una maggiore partecipazione della rete scientifica dell’Ente. E che produrrà ulteriori effetti in termini di risanamento della gestione finanziaria, nell’ambito di un percorso grazie a cui stiamo operando economie di spesa per circa dieci milioni di euro all’anno, a partire da quelle già conseguite nel 2018”. A titolo di esempio, sono state ridotte di circa 3 milioni di euro l’anno le retribuzioni dei direttori di Istituto, anche come conseguenza della riorganizzazione di strategia scientifica dell’Ente, di oltre 2 milioni i canoni di locazione, dell’86% gli oneri per consulenze e del 20% i costi di missione.
Sempre allo scopo di continuare a perseguire con forza il risanamento gestionale intrapreso, il Cda ha oggi approvato le linee portanti del nuovo modello organizzativo dell’Amministrazione, dando mandato al Presidente di apportare modifiche prima dell’effettiva entrata in vigore al fine di renderlo più efficiente e coerente con le strategie dell’Ente di ricerca. La riorganizzazione prevede l’eliminazione di alcune ridondanze burocratiche, conservando le strutture che costituiscono la storia dell’Ente, come la Biblioteca Centrale intitolata a Guglielmo Marconi. “La riorganizzazione renderà la struttura amministrativa più conforme alla nuova strategia del Cnr, contribuendo a porre rimedio alla grave carenza per la quale risultano attualmente scoperte ben sei posizioni dirigenziali su dieci attraverso l’immissione nei ruoli di nuovi dirigenti provenienti da altre amministrazioni, selezionati attraverso procedure di mobilità aperte e competitive”, prosegue il presidente. “Il riordino dell’Amministrazione centrale completa quello dell’intero Ente, già avviato con la razionalizzazione e la riorganizzazione degli Istituti, scesi da 102 a 96 al fine di renderli più congeniali alle esigenze di ricerca”.
Conclude Inguscio: “Tutte le misure adottate vanno nella direzione di un’amministrazione più partecipata e democratica e di una gestione finanziaria più attenta, efficiente e meno costosa, eliminando gli sprechi al solo scopo di liberare risorse per la ricerca scientifica”.