”Tra gli adulti ci sono forti divisioni. Molti adulti sono con noi e ci aiutano, molti altri stanno cercando di ostacolarci, di fare tutto ciò che possono per fermarci. Credo che le generazioni passate abbiamo fallito nell’affrontare il problema, perciò noi, le nuove generazioni, dobbiamo farli rispondere delle loro azioni’‘. Lo ha detto la giovane attivista svedese Greta Thunberg in un’intervista a Sky TG24. ”Se incontrassi Trump – ha continuato Greta – probabilmente non gli direi niente. Molte persone hanno cercato di fargli cambiare idea, invano. Quella tattica non funziona, con lui i fatti non funzionano. Deve occuparsene qualcun altro, io non ho tempo da sprecare”.
“Penso che allo sciopero di venerdì a Roma ci saranno tante persone perché in Italia la partecipazione sta crescendo in maniera pazzesca. I manifestanti italiani sono molto bravi con l’organizzazione, sanno bene cosa fanno”. Così la giovane attivista svedese Greta Thunberg a Sky TG24 parlando della manifestazione #FridayForFutureRoma che si terrà nella Capitale il 19 aprile. ”Prima di iniziare a protestare – ha continuato Greta – non riponevo troppe speranze nei miei coetanei, li credevo pigri ed egoisti, ma poi mi sono dovuta ricredere perché in realtà sono numerosissimi i giovani appassionati di queste tematiche, giovani che vogliono cambiare le cose. Tutto ciò che so è che il fatto di affrontare una crisi che mette a rischio la nostra vita, ignorata per decenni, alimenta questo impegno”.
“Greta ha un grande merito, quello di aver sollevato la questione dentro il mondo giovanile: le istituzioni hanno il primo dovere di ascoltare i giovani. Pero’ non e’ sufficiente ascoltarli, bisogna farli partecipare”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente Sergio Costa a Sky Tg24. “Per tale motivo – aggiunge Costa – noi abbiamo gia’ riunito alla presidenza del Consiglio tutti i giovani per l’ambiente. Ci siamo gia’ incontrati una volta, abbiamo costituito una piattaforma, anche di contatto telematico con loro, adesso vogliamo che loro partecipino alle nostre decisioni ambientali, perche’ se li ascoltiamo e basta non e’ sufficiente, bisogna andare oltre“.
Greta Thunberg, la svedese sedicenne attivista per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, domani avrà modo di incontrare il Papa. La ragazza, infatti, è stata ammessa al Baciamano al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro.
Che dirà Greta al Papa, le è stato chiesto stamani al Parlamento europeo? “Non so ancora, ma forse dirò qualcosa sul clima”, ha risposto Greta come riferisce il Sir. Quanto al ruolo che possono giocare i giovani a difesa dell’ambiente, Greta ha detto: “Ci sono molte cose che i giovani possono fare per migliorare la situazione: soprattutto fare pressione sulle persone al potere e sugli adulti, perché sono coloro che possono avere più influenza. Ma ci sono anche cose che si possono fare a livello individuale per cambiare le proprie abitudini, cercando di vivere nel modo più neutro possibile dal punto di vista delle emissioni di carbonio. La cosa più importante che possono fare è cercare di capire la portata della situazione, che cosa sta succedendo e il motivo per cui devono lottare per fermare ciò che sta avvenendo”. “Non mi dispiace fare quello che faccio. Sul piano personale sono contenta di fare qualcosa che è importante, per cui mi sento necessaria”, ha spiegato Greta.