Continuano le indagini sulle cause che hanno portato allo schianto il volo ET302 dell’Ethiopian Airlines lo scorso marzo. Boeing dovrebbe indagare sul suo sistema anti-stallo, è quanto afferma il ministro dei Trasporti etiope Dagmawit Moges, aggiungendo che l’aereo è sceso in picchiata più volte prima che si schiantasse. L’etiopia ha rilasciato oggi il rapporto preliminare delle indagini sul disastro.
Da quanto emerge, dal rapporto i piloti hanno “ripetutamente” eseguito le procedure raccomandate da Boeing per disattivare il sistema automatico – noto come Maneuvering Characteristics Augmentation System, o MCAS – prima dell’incidente. Ma nonostante i loro sforzi, i piloti “non sono stati in grado di controllare l’aereo“, ha affermato Moges in una conferenza stampa ad Addis Abeba.
In una dichiarazione, l’amministratore delegato di Ethiopian Airlines Tewolde GebreMariam ha dichiarato di essere “molto orgoglioso” dell'”alto livello di prestazioni professionali” dei piloti.
Il volo ET302 che si è schiantato dopo il decollo da Addis Abeba – uccidendo 157 persone, tra cui 8 italiani è stato il secondo incidente che ha coinvolto un aereo Boeing 737 Max in cinque mesi.
Lo scorso ottobre, il volo Lion Air JT 610 è precipitato in mare nei pressi dell’Indonesia uccidendo tutte le 189 persone a bordo. I dati dalla scatola nera del volo etiope mostrano similitudini tra i due incidenti. In particolare, per quanto riguarda il software anti-stallo.