Ecosostenibilità ed illuminazione: dopo i led arriva il laser, “un sistema cento volte più efficace”

I laser potrebbero essere la tecnologia ecosostenibile per l'illuminazione del futuro, coniugando efficacia e risparmio energetico
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Sembra avere le idee chiare il premio Nobel, Shuji Nakamura, sulla tecnologia di illuminazione che sostituirà quella dei recenti led, infatti secondo lui l’emissione di luce avverrà attraverso i laser: “un sistema cento volte più efficace che potrà ridurre ulteriormente i costi e aumentare il risparmio energetico“.

Il premio Nobel Nakamura ha colto l’occasione per esporre il suo pensiero a Perugia durante la cerimonia nel quale gli è stato conferito il Dottorato honoris causa in energia e sviluppo sostenibile da parte dell’Università del capoluogo umbro. Il fisico giapponese è ben al corrente sulla tecnologia dato che sta proseguendo le sue ricerche sulle sorgenti di luce laser ad alta efficienza all’University of California, dove insegna.

Contestualmente è anche intervenuto al 19º Congresso nazionale del CIRIAF – Centro interuniversitario di ricerca su inquinamento e ambiente “Mauro Felli” – e si espresso anche sui led, che hanno segnato una tappa a dir poco fondamentale per la vita quotidiana di tutti: consentendo infatti di generare un flusso luminoso più elevato, unito a una durata superiore e con il conseguente risparmio energetico.

Nakamura, Nobel per la fisica nel 2014, ha spiegato che “il modo migliore per fronteggiare il cambiamento climatico è ridurre lo spreco di energia che serve per i vari usi quotidiani e il fabbisogno energetico e grazie all’illuminazione a led, che dà un grande contributo in questo senso, oggi tutto è più facilmente raggiungibile“.

Lascia anche riflessione per quelli che faticano ad apprezzare la tecnologia, soprattutto in Europa: La scienza ha un importante ruolo anche in termini di formazione ed educazione. Dobbiamo così educare sempre più le persone al risparmio energetico anche attraverso l’uso di illuminazioni più efficienti“. esorta il Nobel

Per Franco Cotana, coordinatore del corso di Dottorato in energia e sviluppo sostenibile dell’Università degli Studi di Perugia e promotore del Dottorato honoris causa, Nakamura incarna, in un’unica persona, lo scienziato e il manager del trasferimento tecnologico capace di trasformare la scienza in strumento di progresso sostenibile per il bene comune“. “Un modello al quale le università italiane si dovranno ispirare nei prossimi anni“, conclude Cotana.

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