Effettuato il test del Dna sul ragazzo che dice di essere Timmothy, il bimbo rapito sette anni fa: ecco cosa è emerso

Timmothy era scomparso l'11 maggio 2011, dopo che sua madre era andata a prenderlo a scuola: la donna si suicidò e di lui si persero le tracce
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La famiglia di Timmothy Pitzen, sparito sette anni fa quando aveva solo 7 anni, si è detta devastata dalla crudele bufala ideata a loro danno.  Il giovane che diceva di essere il bimbo scomparso si è rivelato essere un criminale con una storia di reati e altri episodi in cui aveva dichiarato il falso alla Polizia. L’FBI, infatti, ha rivelato che non si tratta di un 14enne, bensì di un 23enne che sosteneva di essere un adolescente. Il test del Dna è stato fondamentale nella scoperta, anche perché il malvivente aveva ideato bene e minuziosamente la messinscena.

È devastante. È come rivivere quel giorno ancora una volta e il padre di Timmothy è ancora una volta devastato“, ha detto la zia del ragazzo, Kara Jacobs, nel corso di una conferenza stampa. Il giovane era stato trovato a vagare per le strade di Newport, nel Kentucky. Aveva dichiarato alla polizia di essere stato rapito ma di essere riuscito a fuggire dai suoi rapitori a Cincinnati, nell’Ohio, e di aver attraversato i confini dello Stato per mettersi in salvo. Ma con il test del Dna si è scoperto che in realtà si trattava di un 23enne ex detenuto, Brian Michael Rini.

È stato terribile – ha dichiarato la nonna di Timmothy, Alana Anderson – Siamo stati presi d’assalto…è stato estenuante”. E commuovendo tutti la donna ha dichiarato che la famiglia non ha provato rabbia nei confronti del truffatore, ma solo pietà. “Mi sento così dispiaciuta per questo giovane che ha evidentemente vissuto una vita orribile, per arrivare a sentire il bisogno di farsi passare per qualcun’altro“.

Timmothy era scomparso l’11 maggio 2011, dopo che sua madre, Amy Fry-Pitzen, era andata a prenderlo a scuola. La donna si suicidò dopo qualche giorno e venne trovata morta nella stanza di un motel, dove lasciò un appunto in cui diceva che il ragazzo era al sicuro ma che non sarebbe mai stato trovato. “Anche se siamo delusi dal fatto che questo si sia rivelato uno scherzo, rimaniamo diligenti nella nostra ricerca di Timmothy, poiché il caso della nostra persona scomparsa rimane irrisolto” ha detto un portavoce del dipartimento di polizia di Aurora. Un’altra delle zie di Timmothy, Jen West, è stata ancora più positiva dichiarando che la vicenda potrebbe risultare propizia, riportando rinnovato interesse sul caso della scomparsa di suo nipote.

Brian Rini ha una storia criminale di lunga data. Non risulta ancora chiaro perché abbia fatto finta di essere il bimbo scomparso sette anni fa. La polizia non ha ancora dichiarato nulla a riguardo, ma mentire su casi simili può portare ad accuse molto gravi, e chi se ne rende colpevole è condannabile dalla libertà vigilata fino a dieci anni di carcere, oltre a ricevere molteplici altre accuse. Rini era stato rilasciato da una prigione dell’Ohio per furto con scasso poche settimane prima di presentare la richiesta di riconoscimento come Timmothy, lo scorso 7 marzo. Suo fratello, Jonathan Rini, intervistato dalla statunitense Fox 8, ha dichiarato che Brian dovrebbe essere rinchiuso: “Si merita più tempo dietro le sbarre“, ha detto Jonathan, il quale ha aggiunto che il fratello a volte ha dato il suo nome alla polizia per cercare di evitare l’arresto.

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