Esplode epidemia di morbillo in Madagascar: 1.200 morti e 115mila casi registrati, i più colpiti i bambini

L'epidemia in Madagascar deriva in parte dalla mancanza di risorse e continua purtroppo ad espandersi: l'OMS avvia una campagna di vaccinazione di massa
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L’epidemia di morbillo ha raggiunto dei livelli mai registrati prima in Madagascar e sta falcidiando la popolazione. Il conteggio delle vittime ha superato le oltre 1.200 persone. Il Paese sta affrontando il più grande focolaio di questa malattia infettiva della sua storia, il numero di casi registrati tristemente in crescita è andato oltre 115.000 da ottobre 2018, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

A differenza delle epidemie che si stanno verificando in altre parti del mondo, Stati Uniti in primis dove sta emergendo un preoccupante scetticismo nei confronti delle vaccinazioni – secondo quanto riporta il ‘Telegraph on line’ – l’epidemia del Madagascar deriva in parte dalla mancanza di risorse e “continua purtroppo ad espandersi“, sebbene a un ritmo più lento di un mese fa, ha affermato Dossou Vincent Sodjinou, epidemiologo dell’OMS in Madagascar. Solo il 58% delle persone sull’isola principale del Madagascar è vaccinato contro il morbillo, e questo è chiaramente un fattore importante nella diffusione della malattia, che ha ucciso soprattutto bambini sotto i 15 anni dall’inizio di settembre. Ma molti genitori sono spesso inconsapevoli del fatto che i vaccini nel Paese sono gratuiti. Sono pochi i casi di resistenza per motivi di religione.

Il ministero della Salute del Madagascar ha inviato farmaci gratuiti destinati a trattare i sintomi della malattia nelle regioni più colpite dall’epidemia. Alla fine del mese scorso l’OMS ha inoltre avviato una terza campagna di vaccinazione di massa con l’obiettivo generale di raggiungere 7,2 milioni di bambini dai 6 mesi ai 9 anni.

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