L’ipoglicemia non interessa solo i diabetici: riconoscerne i sintomi è fondamentale per prevenire gravi conseguenze

Riconoscere la pressione bassa è importante per evitare gravi conseguenze: i sintomi, le cause e i modi per riportarla nei limiti
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La glicemia non è altro che l’indice di concentrazione di zuccheri nel sangue. Si tratta di un valore molto importante che determina il benessere dell’organismo. Quest’ultimo, per svolgere al meglio le proprie funzioni, necessita di un indice glicemico compreso tra i 60 e i 110 mg/dl a digiuno. Valori glicemici troppo alti, ma anche troppo bassi, causano problemi di salute, a volte molto gravi.

La glicemia alta è causa di problemi cardiovascolari e circolatori, ma anche quella bassa può nascondere insidie e avere effetti nocivi sulla salute. Riconoscere la pressione bassa, però, non è sempre semplice. Vediamo insieme quali possono essere i sintomi, le cause e modi per riportarla nei limiti.

Innanzitutto, la glicemia bassa, o ipoglicemia, si verifica in soggetti diabetici che fanno uso di farmaci (per un uso errato o magari per una dose che risulta troppo alta). Quando la glicemia cala drasticamente è opportuno ricorrere ad un aiuto medico, eventualmente anche recandosi in pronto soccorso, in base alla gravità della situazione. La glicemia può abbassarsi anche in soggetti sani e i motivi possono essere i più svariati: da una dieta sbagliata, al troppo sport, all’assunzione di alcol dopo ore di digiuno. Quando sopraggiunge una crisi ipoglicemica, il cervello manda dei segnali di avvertimento, una sorta di “campanello di allarme che è a corto di zuccheri” che si manifesta sotto forma di:

  • nausea, sensazione di fame, visione doppia, formicolio generalizzato, mal di testa, dolori di stomaco, pallore.

Se la glicemia continua a scendere compaiono altri sintomi più importanti:

  • cambiamenti repentini di umore, depressione, irritabilità, confusione mentale, stanchezza, sonnolenza, estesa sudorazione, incoordinazione neuromuscolare e vari disturbi visivi, motori e mentali.
    Talora si diventa restii a collaborare e perfino aggressivi o “strani” (alcuni familiari affermano “…. Si comporta come se avesse bevuto …”).

Un’ulteriore abbassamento della glicemia, provoca:

  • tremori, parole e atti inconsulti, sensazione di angoscia, alternanza di crisi di pianto/riso, sensazione di irrealtà, disorientamento.

Infine, a valori molto bassi di glucosio nel sangue possono comparire:

  • convulsioni, perdita di conoscenza, paralisi transitorie fino al coma.

zuccheriSaper individuare questi segnali in tempo può essere molto importante per limitare al minimo le conseguenze di un improvviso calo glicemico. Per riportare la glicemia a valori normali, in genere basta mangiare qualcosa che sia in grado di innalzare subito gli zuccheri nel sangue, e soprattutto bisogna sedersi o meglio ancora sdraiarsi.
Un succo di frutta, un cucchiaio di miele, dei biscotti o della semplice acqua con lo zucchero sono l’ideale per sentirsi subito meglio. Cosa che solitamente avviene nel giro di 15 minuti.

Come suggerito dal sito issalute.it successivamente si possono introdurre alimenti a lento rilascio come ad esempio un panino. È importante però che come cibi di pronto soccorso si preferiscano quelli che contengono prevalentemente zuccheri e che abbiano zero o pochi grassi. La presenza di questi ultimi, com’è infatti noto, rallenta il transito degli zuccheri nel sangue.

Alla comparsa dei primi sintomi è possibile correggere l’ipoglicemia bevendo un succo di frutta o una tazza di caffelatte con fette biscottate oppure mangiando della frutta o un panino. Se l’ipoglicemia è più intensa è preferibile consumare zuccheri più rapidamente assimilabili come tavolette di glucosio o una bustina di zucchero o del miele. E’ importante sedersi o sdraiarsi e controllare la concentrazione di zucchero nel sangue. Alzarsi soltanto quando ci si sente meglio e i valori della glicemia sono tornati normali a due controlli ravvicinati di 15 minuti.

Se la glicemia non risale, anzi i sintomi si fanno sempre più intensi fino alla perdita di conoscenza, bisogna rivolgersi rapidamente ad un Pronto Soccorso più vicino: già nell’ambulanza i medici praticheranno un’infusione endovenosa di soluzione glucosata o un’iniezione sottocutanea di glucagone, un ormone naturale che rialza la glicemia, rimuovendo lo zucchero dai depositi dell’organismo come il fegato.

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