Danni a serre e strutture, oltreché in campo, con colture orticole e florovivaistiche colpite da bombe d’ acqua e chicchi di grandine caduti ad intermittenza, ad intensità crescente, colpendo il Lecchese, Comasco e la zona di Erba-Cantù. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti, in seguito all’ondata di maltempo che ha steso a terra le colture cerealicole e, in alcune zone, ha triturato il fieno destinato all’alimentazione del bestiame.
Anche la produzione di mele e di altra frutta è stata colpita, dopo un fioritura anticipata ”particolarmente promettente”, sottolinea Coldiretti. Il cambiamento climatico è accompagnato anche ”da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense”.
“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma -sottolinea l’associazione- è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.