Maltempo in Puglia: bufera di vento durante i giorni di Pasqua, vigneti in ginocchio e danni ingenti

Il forte vento che si abbattuto in Puglia durante le festività di Pasqua ha messo in ginocchio i vigneti: raffiche di vento tra i 100 e i 120 km/h
MeteoWeb

Una vera e propria bufera di vento, quella che si è abbattuta nei giorni di Pasqua e Pasquetta in Puglia, con raffiche di vento fino a 120 km/h, causando ingenti danni ai vigneti della regione.

Tonnellate di teloni di plastica letteralmente ‘volati’ per le campagne con danni ai vigneti che ad una prima stima risultano di circa 5-10mila euro per ettaro. Sono questi i risultati della bufera di vento che si è abbattuta sulla Puglia nei giorni di Pasqua e Pasquetta, che stanno mettendo in ginocchio una delle più pregiate produzioni della nostra agricoltura“.

La denuncia proviene dall’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Stea, che nei giorni scorsi ha raccolto l’appello di decine di imprenditori agricoli alle prese con questa ennesima ondata di maltempo, che si è abbattuta sui campi coltivati con raffiche di vento tra i 100 e i 120 km/h.

Per quanto di competenza del mio assessorato – ha aggiunto – si sta valutando la possibilità di intervenire per lo smaltimento dei teloni distrutti”, ora rifiuti speciali ma il loro uso “resta fondamentale per proteggere le coltivazioni dalle sempre più frequenti ondate di maltempo. Sono un imprenditore agricolo e ben conosco, vivendole quotidianamente, le difficoltà, anche di estrema gravità, che da anni ormai attraversano il comparto, in particolare nel Mezzogiorno“. E conclude è “fondamentale che tutti i rappresentanti delle Istituzioni – dai Comuni, cui spetta la presentazione delle istanze, agli uffici provinciali dell’agricoltura e all’assessorato regionale alla risorse agroalimentari fino al Ministero – si occupino al più presto di questa ennesima tragedia che si è abbattuta sui vigneti pugliesi, superando celermente tutti gli intoppi burocratici affinché in tempi strettissimi si passi dalla verifica dei danni al risarcimento vero e proprio agli agricoltori“.

Condividi