E’ iniziata oggi la Mare Aperto 2019, la piu’ significativa esercitazione aeronavale condotta dalla Marina Militare da bordo della portaeromobili Giuseppe Garibaldi nelle acque del Mediterraneo Centrale e Meridionale. Per dodici giorni l’attivita’ sara’ concentrata nell’addestrare le capacita’ dei Comandanti e degli Staff Imbarcati della Squadra Navale alla conduzione di operazioni in possibili aree di crisi internazionale.
Attraverso la creazione di uno scenario esercitati o caratterizzato da una minaccia multidimensionale e a difficolta’ crescente, navi ed equipaggi si eserciteranno nelle principali forme di lotta sul mare e dal mare, quali quella antiaerea, antisommergibile e antinave, di contromisure mine, al contrasto ai traffici illeciti sul mare, alla gestione di situazioni di crisi in ambienti con presenza di minaccia convenzionale e asimmetrica, oltre alla gestione delle emergenze di bordo e alla proiezione di una forza anfibia dal mare su terra in ambiente cyber. Quest’anno l’esercitazione coinvolge gli equipaggi imbarcati di oltre 40 navi, 5 sommergibili, oltre 30 aeromobili imbarcati, ivi inclusi gli aerei dell’aviazione navale della Marina Militare e unita’ navali fornite da Canada, Francia, Inghilterra, Olanda, Portogallo, Spagna e Stati Uniti.
La componente aerea dell’esercitazione, oltre che da velivoli imbarcati della US Navy, e’ rafforzata anche dalla partecipazione di numerosi assetti dell’Aeronautica MILITARE: in particolare, caccia Eurofighter, AMX e Tornado nell’ambito di missioni di ricognizione, scorta e soppressione difese aree nemiche, un velivolo CAEW (Conformal Airborne Early Warning) con funzioni di sorveglianza aerea, comando e controllo e comunicazioni, ed un KC-767 per supporto e rifornimento in volo. Sono inoltre presenti, a bordo delle unita’ navali italiane, osservatori provenienti dalle marine di 10 Paesi partner.
La Mare Aperto 2019 ha anche una connotazione anfibia, con la presenza di una forza da sbarco composta da 400 Fucilieri di MARINA della Brigata MARINA San Marco, una aliquota di militari del reggimento lagunari Serenissima dell’Esercito Italiano e 180 Fucilieri di MARINA del Tercio de Armada spagnolo. A bordo della nave di supporto logistico Etna, e’ stato attivato un Role 2 medico con capacita’ chirurgiche, che impiega un team composto da 19 tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio ed e’ supportato da una rappresentanza del Corpo MILITARE della Croce Rossa e del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Su nave Etna e’ imbarcata anche un’aliquota di dipendenti civili della Difesa, che operera’ dalle officine della nave per il supporto tecnico di aderenza alle unita’ della Squadra Navale.
Le navi della Squadra Navale condurranno anche addestramenti mirati nel campo della prevenzione e contrasto dell’inquinamento marino e nelle operazioni di Law Enforcement su mare, insieme a unita’ aeronavali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. In totale si addestreranno in mare circa 6000 uomini e donne. Anche l’edizione 2019 della Mare Aperto vede la partecipazione di 48 studenti provenienti dall’universita’ degli studi Aldo Moro di Bari, dall’universita’ di Genova, dall’universita’ la Sapienza di Roma, dall’universita’ Ca’ Foscari di Venezia e dalla Libera Universita’ Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) Guido Carli di Roma. Studenti e docenti, nell’ottica della “contaminazione” con le eccellenze del mondo accademico, saranno coinvolti attivamente all’interno degli Staff che partecipano all’esercitazione come Political e Legal Advisors, addetti alla Pubblica Informazione, nel campo ingegneristico e nei campi di geologia e geofisica MARINA.
Lo scopo della Mare Aperto, si legge in una nota della MARINA MILITARE, e’ di migliorare i livelli di efficacia e prontezza operativa e favorire il processo di integrazione interforze con le altre Forze Armate, agenzie nazionali e con alleati e partner, sempre piu’ necessario e indispensabile per assicurare la difesa degli interessi nazionali, rafforzando in particolar modo la sorveglianza marittima nel Mediterraneo. L’addestramento in mare, sottolinea la nota, e’ fondamentale per la MARINAMILITARE poiche’ costituisce il sistema piu’ efficace per preparare, nella maniera piu’ realistica possibile, il personale ad assolvere in sicurezza i propri compiti istituzionali, fornendo al Paese una forza navale in grado di affrontare le moderne sfide alla sicurezza marittima. L’esercitazione terminera’ il prossimo 10 maggio.