Le autorità sanitarie americane annunciano che i casi di morbillo hanno superato il record di casi da 25 anni a questa parte, con almeno 704 persone colpite dalla malattia, più di 500 delle quali non vaccinate. I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno anche reso noto che 66 persone sono state ricoverate in ospedale nel solo 2019, incluse 24 con polmonite, e in un terzo dei casi si è trattato di bambini al di sotto dei 5 anni di età.
L’epidemia di quest’anno – rileva il ‘Washington Post’ – rappresenta un enorme passo indietro per la Salutepubblica, dopo che il morbillo era stato dichiarato eliminato dagli Stati Uniti nel 2000. E si tratta appunto del numero più alto di casi registrato in un singolo anno, negli ultimi 25 anni. Il focolaio più esteso è localizzato a Rockland County (New York) e a Brooklyn, soprattutto fra persone di credo religioso ebraico ortodosso. In conseguenza di ciò, le autorità locali hanno imposto la vaccinazione e una multa a chi, non vaccinato, frequenti luoghi pubblici incluse le scuole.
“Abbiamo lottato a lungo contro le malattie infettive – afferma Alex Azar, segretario della Salute e dei servizi umani degli Stati Uniti – ora rischiamo di annullare gli sforzi fatti e di vedere le nostre famiglie soffrire per patologie prevenibili. Questo stiamo cominciando a vedere nei nostri ospedali, anche se le malattie prevenibili con la vaccinazione dovrebbero appartenere ai libri di storia della medicina”.