Oltre 1.000 esperti tra conservatori, architetti e professori universitari, esortano il presidente Emmanuel Macron alla prudenza e chiedono di non cedere alla fretta per il restauro di Notre Dame. Le preoccupazioni sono sorte dopo le dichiarazioni del presidente francese, che ha promesso di ricostruire la cattedrale parigina sfigurata dalle fiamme entro cinque anni, per le Olimpiadi del 2024.
La preoccupazione dei 1.170 firmatari dell’appello – pubblicato oggi sul quotidiano Le Figaro – è che con la fretta non si ottenga nulla di buono, tutto il contrario. Quindi l’invito alla prudenza e alla responsabilità. Per loro c’è anzitutto bisogno di tempo per fare le dovute analisi e quindi le scelte più appropriate per ricostruire nel modo migliore la grande dama di Parigi colpita dall’incendio del 15 aprile.
“Prendiamoci il tempo di una diagnosi. L’esecutivo non può ignorare gli esperti, la Francia ne forma tra i migliori al mondo“, è quanto si legge nella lettera al capo dello Stato, firmata anche da diversi studiosi italiani, tra cui il professore di Storia dell’arte medievale all’Università di Napoli, Francesco Aceto, e la professoressa di Storia dell’architettura all’Università di Roma, Flaminia Bardati.