Dai picchi del primo trimestre 2018, il prezzo del cacao sui mercati internazionali ad aprile è sceso del 10,8% rispetto a dodici mesi fa. La materia prima è scambiata a un prezzo di 2.380 dollari a tonnellata rispetto agli oltre 2.400 di un anno fa. Questo non significa, però, che le uova di Pasqua siano diventate più economiche. Secondo una ricerca di M&G Investments il prezzo al chilo di alcune golosità quadruplicano in occasione delle festività pasquali.
Il cioccolato di uova e coniglietti costa insomma molto di più di quello venduto dagli stessi brand nel corso dell’anno. Il sovrapprezzo dell’uovo Lindt, ad esempio, rispetto al cioccolato standard è del 420%. Seconda per rincari è la Ferrero (+135%), seguita da Milka (+94%). Chi si ferma solo a +12% è Guylian, lo storico produttore belga di cioccolati e praline.
Per il resto dell’anno, su tutti i prodotti derivati del cacao, c’è da aspettarsi un misurato aumento dei prezzi. L’Organizzazione internazionale del cacao (Icco) ha previsto un aumento del 3,2% nell’anno di produzione 2018/2019. Tra l’altro, il mini-rimbalzo avverrà nonostante la Costa d’Avorio, il più grande produttore mondiale di cacao, stia per superare la sua produzione record, che nel 2016/17 ha raggiunto i 2.020 milioni di tonnellate. Quest’abbondanza di offerta, fa notare un rapporto di WisdomTree, non è comunque riuscita a far scendere significativamente i prezzi del cacao, “perché a febbraio le preoccupazioni per le temperature superiori alla media e i timori dei venti di Harmattan, venti secchi del deserto, in Africa occidentale, hanno mitigato le aspettative del mercato di eventuali sorprese al rialzo della produzione“.
Attualmente è in corso il fenomeno climatico di El Niño, un fattore storicamente positivo per i prezzi del cacao. Tuttavia, l’evento è troppo debole per avere un impatto sul clima dell’Africa occidentale, l’area dove più si produce la materia prima. All’inizio del periodo di metà stagione del raccolto di maggio, “ci aspettiamo una minore volatilità dei prezzi rispetto agli ultimi mesi, data la minore entità del raccolto“. Ad ogni modo, per le uova di Pasqua ‘griffate’, quanto accade in Africa importa poco. Sebbene il cacao sia un ingrediente chiave, il costo di un uovo “è determinato più dai costi di marketing e di distribuzione che dagli ingredienti stessi“, fa notare ancora WisdomTree.