Colpisce in particolare i giovani maschi, insidia la fertilità ed è in aumento in Italia, sopratutto al Nord. “L’incidenza del tumore del testicolo aumenta del 2% all’anno nel nostro Paese. Nel Veneto si registra l’incremento più rilevante, che supera la media nazionale ma anche quella dei Paesi scandinavi, considerati fino ad oggi quelli a più alta incidenza per questo tipo di tumore. Il problema è che il maschio non si cura e non fa prevenzione, a differenza della donna”. A dirlo all’AdnKronos Salute è Carlo Foresta, professore dell’università di Padova, che illustra i risultati dell’ultimo studio della Fondazione Foresta di Padova, ottenuti incrociando i dati dell’Airtum (Associazione italiana registri tumori) con quelli provenienti da analoghi centri di raccolta del Nord Europa.
Gli ultimi dati italiani riportano una continua crescita di tumori testicolari, con 2.400 nuovi casi l’anno in Italia. Esiste una variazione geografica che da Sud a Nord rivela un aumento dei tumori al testicolo in Italia, e nel Veneto in particolare. Regione che si trova a gestire l’inquinamento da Pfas. “Quali siano le cause di questa tendenza non è ancora dimostrato, ma è innegabile una relazione tra le alterazioni della funzione testicolare e il forte inquinamento ambientale, come già documentato nei Paesi scandinavi”, aggiunge Foresta.
“Negli ultimi anni la tendenza a un incremento sembra coinvolgere tutto il nostro Paese, ma in particolar modo il Nord Italia, soprattutto per quanto riguarda l’incidenza del tumore testicolare: a Nord 7,6, al Centro 7,1 e al Sud 6,4 ogni 100 mila residenti di tutte le età. Nel Veneto questo fenomeno risulta essere ancora più evidente: qui l’incidenza sale a 8,3 casi su 100 mila, e diventa ancora più elevata considerando solo la popolazione di giovani under 50, superando addirittura i Paesi scandinavi (12,3 contro 11,5), che sono ad oggi considerati come quelli a più elevata incidenza di questo tumore”.
Nonostante questo, “non si effettuano adeguate campagne di informazione e di screening, a differenza di quanto accade per altri tumori, come ad esempio quello del collo dell’utero e che, proprio grazie alla continua proposta di screening, ha visto una netta riduzione. Va precisato che nella donna i tumori all’apparato riproduttivo stanno diminuendo, mentre quelli dell’uomo aumentano”, dice ancora Foresta. “I motivi sono molti, tra tutti la scarsa attenzione che il maschio ha per la propria salute. E’ essenziale far capire anche all’uomo l’importanza della prevenzione, stimolando le politiche di informazione e di screening per queste patologie”.
Inoltre “di questa forma tumorale si parla poco. L’autopalpazione dei testicoli rappresenta un importantissimo strumento di prevenzione secondaria che tutti gli uomini dovrebbero effettuare all’incirca ogni mese”, aggiunge Foresta. La Fondazione Foresta peraltro è da anni in prima linea sul fronte dello studio di questi temi. Il centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’azienda ospedaliera dell’Università di Padova è l’unico centro regionale autorizzato alla crioconservazione degli spermatozoi in uomini che, affetti da tumore, rischiano di perdere la fertilità per interventi chirurgici, radioterapia o trattamento con farmaci chemioterapici. Nei 15 anni di attività del centro sono stati crioconservati liquidi seminali di 5.269 pazienti, tra questi circa 1.500 affetti da tumore.
Proprio per sensibilizzare i giovani, parte a Padova uno screening in collaborazione con la Coldiretti con una campagna ironica: ‘Le uova? Meglio senza sorprese’. Tramite i mercati Campagna Amica della provincia di Padova, per due settimane nel mese di aprile sarà distribuito gratuitamente un pack personalizzato contenente due uova e il prospetto informativo per prenotare una visita gratuita di screening presso la Fondazione Foresta al numero verde 800 100 123. Non solo: sabato 13 aprile in piazza Cavour è in programma lo screening gratuito con l’ambulatorio della Croce Verde dalle 10.30 alle 19.30; si replica domenica 14 aprile con Coldiretti in Prato della Valle, mentre domenica 28 aprile l’iniziativa verrà proposta anche durante la Padova Marathon.