Sta per arrivare il primo sciame meteorico della primavera, le Liridi, che daranno spettacolo nel cielo notturno dei prossimi giorni. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle queste stelle cadenti, quando e come vederle.
Le Liridi sono frammenti della cometa C/1861 G1 (Thatcher). Mentre orbita intorno al sole, il ghiaccio all’interno della cometa si sublima e rilascia frammenti di granelli di minerali. Quando queste particelle, che ora assumono il nome di meteoroidi, si diffondono lungo l’orbita della cometa, si forma un flusso di meteoroidi. Quando la Terra attraversa questo flusso, numerosi meteoroidi si scontrano con la nostra atmosfera, producendo lampi di luce: ecco come si formano le meteore. Questo sciame meteorico deve il suo nome alla posizione del suo radiante (il punto dal quale sembrano irradiarsi le meteore): per le Liridi il radiante si trova nella costellazione della Lira.
Registrazioni storiche
Le registrazioni storiche sono piene di ritorni di forte intensità dello sciame delle Liridi, come nel 687 a.C., per esempio, secondo quanto osservato dagli astronomi cinesi. Ulteriori sciami molto intensi furono osservati nel 15 a.C. e nel 1136 d.C., quando i registri coreani riportano che “molte stelle volavano da nord-est”. Ma il primo sciame delle Liridi ben osservato risale al 1803: ci furono così tante meteore che i residenti di Richmond, in Virginia, furono allarmati dallo spettacolo che stava avendo luogo nel cielo. In quell’occasione si poterono osservare 500-1.000 meteore all’ora sfrecciare nel cielo! Ulteriori forti ritorni delle Liridi con oltre 100 meteore all’ora sono stati osservati nel 1922, nel 1945 e nel 1982.
E nel 2019?
Nel 2019, è atteso un normale ritorno delle Liridi, senza alcuna attività particolarmente intensa. Sotto il cielo buio, lontano dall’inquinamento luminoso, questo significa circa 10-15 meteore all’ora. Purtroppo, a complicare ancora di più le osservazioni, una luna calante (piena all’86%) sorgerà in tarda serata, illuminando notevolmente il cielo. La luce lunare nasconderà le meteore più deboli, quindi saranno visibili solo quelle più luminose. Questo riduce il numero generale delle meteore visibili. Fortunatamente però la luna si trova nella costellazione di Ofiuco e rimane bassa nel cielo, soprattutto per gli osservatori alle latitudini settentrionali più alte. Il cielo sarà quindi molto meno luminoso rispetto a quando la luna si trova in una posizione più alta.
Quando e come vedere le Liridi
Il miglior momento per vedere le Liridi sarà nelle ore serali del 22 aprile fino al mattino seguente. Poiché le Liridi nelle ultime ore prima dell’alba saranno influenzate maggiormente dalla luna, l’alternativa è quella di approfittare delle ore serali. Il radiante sarà più basso e quindi appariranno poche meteore nel cielo. Tuttavia, sarete in grado di vedere anche quelle più deboli, cosa che sarà impedita dalla luce della luna nelle ore successive. Aspettatevi uno spettacolo di intensità moderata, con una meteora che apparirà ogni 5-10 minuti. Non si tratterà di un vero e proprio spettacolo di “fuochi d’artificio”, come nel caso delle Perseidi e delle Geminidi; sarà piuttosto un costante flusso di meteore.
È facile individuare il radiante delle Liridi. Dopo il tramonto, guardate verso est. La stella bianca più luminosa in quella parte del cielo sarà Vega, la stella più luminosa della costellazione della Lira. Il radiante sarà circa 10° più in alto. Stringete il pugno e alzatelo verso il cielo: il radiante è una larghezza del pugno sopra Vega. Le Liridi possono apparire ovunque nel cielo, ma se ripercorrete le loro traiettorie, convergeranno tutte nel radiante. Le Liridi sono meteore dalla velocità media, più lente del famoso sciame estivo delle Perseidi.