Slow Food al Campionato Mondiale della Pizza

Seminare, contaminare, diffondere i principi del buono, pulito e giusto legati al piatto italiano più diffuso al mondo
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Seminare, contaminare, diffondere i principi del buono, pulito e giusto legati al piatto italiano più diffuso al mondo. È questo il motivo per il quale, da martedì 9 a giovedì 11 aprile Slow Food è presente – per la prima volta nella sua storia – al Campionato Mondiale della Pizza in programma alla Fiera di Parma. Nel corso dei tre giorni, grazie alla partnership ormai consolidata con Agugiaro & Figna Molini, Slow Food realizza ben sei laboratori nella Fucina della Pizza, il think tank dedicato ai Maestri Pizzaioli che da ogni parte del mondo giungono in Italia per la prestigiosa gara.

Come sempre partiamo dalla terra e dalle nostre comunità, per far conoscere e riconoscere un cibo che risponda ai criteri della qualità secondo Slow Food. In ogni laboratorio è prevista una degustazione comparata dei prodotti per analizzare la differenza organolettica tra un cibo industriale e uno che “profuma d’identità”. Obiettivo è valorizzare le alleanze territoriali e ovviamente incentivare le economie di piccola scala.

L’iniziativa è frutto della collaborazione dell’associazione della chiocciola con la rivista Pizza e Pasta Italiana, da 30 anni il magazine di riferimento per chi lavora nel comparto pizza. I focus della Fucina della Pizza sono gli ingredienti: farina, lievito, farciture, mozzarella, olio, e i possibili abbinamenti con il vino o la birra: i laboratori sono condotti da Antonio Puzzi, curatore del libro Pizza – una grande tradizione Italiana, di Slow Food Editore, e docente della nuova edizione del Corso in Pizza Culture.

Non solo, alla Fucina della Pizza si parla di attrezzature professionali e dell’utilizzo dei social media per la ristorazione e, vista la vicinanza geografica, spazio al Parmigiano Reggiano, una delle eccellenze italiane più apprezzate e diffuse nel mondo.

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