Tartarughe marine: campagna in Toscana per riconoscere i nidi

L'iniziativa, a cura della Rete Toscana di tutela dei cetacei, tartarughe marine e elasmobranchi, si e' svolta all'Acquario di Livorno nella suggestiva cornice della Sala del Relitto e che in questi giorni festeggia i due anni dal riconoscimento come Centro Recupero di tartarughe
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L’iniziativa, a cura della Rete Toscana di tutela dei cetacei, tartarughe marine e elasmobranchi, si e’ svolta all’Acquario di Livorno nella suggestiva cornice della Sala del Relitto e che in questi giorni festeggia i due anni dal riconoscimento come Centro Recupero di tartarughe. Nell’occasione, riporta un comunicato della Regione Toscana, e’ stato fatto il punto sui risultati raggiunti lo scorso anno nel settore della tutela della biodiversita’.

La stagione 2018 ha visto l’assessorato all’ambiente particolarmente impegnato a consentire azioni di programmazione e politiche di settore che venissero incontro alle esigenze di cittadini e operatori turistici del mare. L’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni ha avuto modo di ringraziare tutti i partner aderenti alla rete toscana, che anche nel 2019 contribuiranno alla distribuzione delle guide esplicative, per la ricerca dei nidi di Caretta Caretta, cosi’ da sensibilizzare gli operatori del mare e i turisti.

Per quanto riguarda la nidificazione di Caretta caretta, l’anno scorso sono nate sulle spiagge toscane 130 tartarughe, sotto il monitoraggio dell’Osservatorio che ha presidiato quattro nidi: uno a San Vincenzo, due a Rosignano, e uno a Straccoligno di Capoliveri all’Isola d’Elba (Livorno). Numerosi i traguardi raggiunti: sono stati assegnati nel 2018 45mila euro a otto progetti vincitori del Bando Go Green 2018, per progetti conclusi con esiti positivi; e’ stato reso possibile, in ambito di accordi tra la Ce e il Ministero dell’ambiente, per la rete Natura 2000, l’individuazione di un ampio Sic marino dedicato al Tursiope, il delfino piu’ presente nel nostro arcipelago, per un’area totale di circa 4000 Kmq, che valorizzano e concretizzano, quanto definito dall’Accordo transfrontaliero del Santuario Pelagos.

Nella formazione sono stati poi realizzati diversi moduli formativi e informativi, in piu’ sedi costiere utili ad ampliare l’elenco dei soggetti coinvolti, e soprattutto per preparare le nuove generazioni ad appassionarsi a questi temi. Per Costa Edutainment e l’Acquario di Livorno e’ intervenuto il direttore della struttura Patrizia Leardini che ha ringraziato i presenti, Claudia Gili direttore scientifico e dei servizi veterinari Costa Edutainment, e Giovanni Raimondi, biologo dell’Acquario di Livorno. Rafforzata la collaborazione con la Direzione Marittima di Livorno e con il Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto presso il Mattm.

Il Direttore marittimo della Toscana, riporta sempre il comunicato della Regione, descrivendo le procedure operative che vengono adottate in caso di avvistamento, spiaggiamento e recupero di specie marine protette, ha richiamato l’attenzione sulla necessita’ di coordinare ed omogeneizzare i dati raccolti per evitare la frammentazione o, peggio, la dispersione delle informazioni. Nel successivo intervento, il rappresentante del Ram ha illustrato le norme di comportamento da seguire in caso di recupero e manipolazione delle tartarughe marine ed ha poi ampiamente chiarito il ruolo di coordinamento della Guardia costiera richiamando, in particolare, la centralita’ della piattaforma Oceam (Osservatorio delle capitanerie per l’elaborazione dei dati ambientali marini) quale concreto anello di congiunzione per un piu’ efficace coinvolgimento di tutti i soggetti competenti. Il lavoro e’ proseguito in questi primi mesi del 2019, durante i quali e’ stato messo a punto l’Accordo di Collaborazione con le tre Universita’ toscane di Firenze, Pisa e Siena in materia di biodiversita’ terrestre e marina. La Regione ha stanziato 442.500 euro per il triennio 2019-2021, oltre al cofinanziamento messo a disposizione delle Universita’. Sono stati definiti contributi ai quattro Centri di recupero di tartarughe per il 2019 per un totale di 16.000 euro Centro WWF a Massa (Massa Carrara), Centro Tartamare (Grosseto) Centro Talamone del Parco Maremma, Centro presso l’Acquario di Livorno. Tutti hanno le autorizzazioni che permettono sia di monitorare la nidificazioni sia di recuperare le tartarughe malate o ferite. Grazie alla partecipazione del Settore al Progetto Ecostrim, finanziato nel programma PO Marittimo 2018-2021 in materia tutela della biodiversita’ e promozione del turismo sostenibile, sono stati finanziati cinque punti informativi dell’Osservatorio (55mila euro), nel Museo di Calci a Pisa, nel Comune di Capraia, nel Comune di Piombino, nell’Acquario di Talamone, nel Comune di Livorno proprio qui nell’Acquario di Livorno.

L’iniziativa, a cura della Rete Toscana di tutela dei cetacei, tartarughe marine e elasmobranchi, si e’ svolta all’Acquario di Livorno nella suggestiva cornice della Sala del Relitto e che in questi giorni festeggia i due anni dal riconoscimento come Centro Recupero di tartarughe. Nell’occasione, riporta un comunicato della Regione Toscana, e’ stato fatto il punto sui risultati raggiunti lo scorso anno nel settore della tutela della biodiversita’. La stagione 2018 ha visto l’assessorato all’ambiente particolarmente impegnato a consentire azioni di programmazione e politiche di settore che venissero incontro alle esigenze di cittadini e operatori turistici del mare.

L’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni ha avuto modo di ringraziare tutti i partner aderenti alla rete toscana, che anche nel 2019 contribuiranno alla distribuzione delle guide esplicative, per la ricerca dei nidi di Caretta Caretta, cosi’ da sensibilizzare gli operatori del mare e i turisti. Per quanto riguarda la nidificazione di Caretta caretta, l’anno scorso sono nate sulle spiagge toscane 130 tartarughe, sotto il monitoraggio dell’Osservatorio che ha presidiato quattro nidi: uno a San Vincenzo, due a Rosignano, e uno a Straccoligno di Capoliveri all’Isola d’Elba (Livorno).

Numerosi i traguardi raggiunti: sono stati assegnati nel 2018 45mila euro a otto progetti vincitori del Bando Go Green 2018, per progetti conclusi con esiti positivi; e’ stato reso possibile, in ambito di accordi tra la Ce e il Ministero dell’ambiente, per la rete Natura 2000, l’individuazione di un ampio Sic marino dedicato al Tursiope, il delfino piu’ presente nel nostro arcipelago, per un’area totale di circa 4000 Kmq, che valorizzano e concretizzano, quanto definito dall’Accordo transfrontaliero del Santuario Pelagos. Nella formazione sono stati poi realizzati diversi moduli formativi e informativi, in piu’ sedi costiere utili ad ampliare l’elenco dei soggetti coinvolti, e soprattutto per preparare le nuove generazioni ad appassionarsi a questi temi. Per Costa Edutainment e l’Acquario di Livorno e’ intervenuto il direttore della struttura Patrizia Leardini che ha ringraziato i presenti, Claudia Gili direttore scientifico e dei servizi veterinari Costa Edutainment, e Giovanni Raimondi, biologo dell’Acquario di Livorno.

Rafforzata la collaborazione con la Direzione Marittima di Livorno e con il Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto presso il Mattm. Il Direttore marittimo della Toscana, riporta sempre il comunicato della Regione, descrivendo le procedure operative che vengono adottate in caso di avvistamento, spiaggiamento e recupero di specie marine protette, ha richiamato l’attenzione sulla necessita’ di coordinare ed omogeneizzare i dati raccolti per evitare la frammentazione o, peggio, la dispersione delle informazioni. Nel successivo intervento, il rappresentante del Ram ha illustrato le norme di comportamento da seguire in caso di recupero e manipolazione delle tartarughe marine ed ha poi ampiamente chiarito il ruolo di coordinamento della Guardia costiera richiamando, in particolare, la centralita’ della piattaforma Oceam (Osservatorio delle capitanerie per l’elaborazione dei dati ambientali marini) quale concreto anello di congiunzione per un piu’ efficace coinvolgimento di tutti i soggetti competenti. Il lavoro e’ proseguito in questi primi mesi del 2019, durante i quali e’ stato messo a punto l’Accordo di Collaborazione con le tre Universita’ toscane di Firenze, Pisa e Siena in materia di biodiversita’ terrestre e marina.

La Regione ha stanziato 442.500 euro per il triennio 2019-2021, oltre al cofinanziamento messo a disposizione delle Universita’. Sono stati definiti contributi ai quattro Centri di recupero di tartarughe per il 2019 per un totale di 16.000 euro Centro WWF a Massa (Massa Carrara), Centro Tartamare (Grosseto) Centro Talamone del Parco Maremma, Centro presso l’Acquario di Livorno. Tutti hanno le autorizzazioni che permettono sia di monitorare la nidificazioni sia di recuperare le tartarughe malate o ferite. Grazie alla partecipazione del Settore al Progetto Ecostrim, finanziato nel programma PO Marittimo 2018-2021 in materia tutela della biodiversita’ e promozione del turismo sostenibile, sono stati finanziati cinque punti informativi dell’Osservatorio (55mila euro), nel Museo di Calci a Pisa, nel Comune di Capraia, nel Comune di Piombino, nell’Acquario di Talamone, nel Comune di Livorno proprio qui nell’Acquario di Livorno.

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