Invitare alla riflessione e non all’indifferenza sui cambiamenti climatici, questo l’obbiettivo. E per trasmettere il messaggio l’artista Marco Nones ha scelto di fa sciogliere dal sole, in piazza Duomo a Trento, i 120 cervelli di ghiaccio realizzati con un calco del Muse e poi collocati su altrettanti supporti con il legno degli abeti della val di Fiemme schiantati dalla tempesta Vaia a fine ottobre scorso.
Sciolto il cervello, infatti, appare la “Indifference“, un monito molto forte per il comportamento umano degli ultimi decenni. Un tema di grande attualità che è anche il filo conduttore del 67 esimo Trento Film Festival e in buona parte del decennale del riconoscimento Unesco alle Dolomiti.
“Ho realizzato questa performance per sottolineare l’indifferenza che ci coglie dopo aver visto delle immagini di ghiacciai che si sciolgono, alberi sradicati dal vento etc. Questo ci fa male ma dura veramente poco fino a quando il nostro vivere quotidiano ci porta dentro le nostre occupazioni nell’assoluta indifferenza verso il pianeta. Ho voluto evidenziare ciò attraverso questi cervelli di ghiaccio, il nostro cervello che si scioglie lasciando indelebile l’indifferenza. Una provocazione per riflettere oltre questo sentimento“, spiega l’artista Marco Nones.