“La tubercolosi è uno dei più urgenti problemi sanitari globali, specialmente a causa della preoccupante diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici che rischiano di prendere il sopravvento“. Lo ha detto all’AGI Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia Molecolare presso l’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Pavia. “Non e’ una malattia scomparsa, ma dimenticata“, ribadisce. I ceppi resistenti che preoccupano sono di due tipi. “I ceppi multi resistenti o Mdr-Tb, ancora sensibili ad alcuni, ma pochi, antibiotici e quelli estremamente resistenti o Xdr-Tb, per il cui trattamento ci sono ad oggi pochissime opzioni disponibili“, spiega Maga. Per fortuna non è il caso della scuola di Treviso, dove 21 bambini sono stati contagiati (senza ammalarsi) da una maestra che aveva sperimentato una riattivazione dell’infezione latente, avendo contratto il batterio probabilmente molti anni prima. “Questo avviene soprattutto nelle persone anziane – spiega l’esperto – a causa dell’indebolimento delle difese immunitarie, ma altre condizioni possono facilitare la riattivazione del batterio: infezione da virus HIV, malattie croniche come il diabete, fumo e, naturalmente, la malnutrizione. In effetti, la tubercolosi e’ una delle malattie piu’ diffuse nelle regioni piu’ povere, in particolare nel Sud-Est asiatico, nell’area del Pacifico Occidentale e in Africa“. Nel nostro paese l’incidenza è bassa e in diminuzione. “Non c’e’ un allarme tubercolosi in Italia, ma e’ bene ricordare che si tratta di una malattia insidiosa e comunque presente“, conclude Maga.
Tubercolosi, scatta l’allarme: “è uno dei più urgenti problemi sanitari globali”
Tubercolosi, preoccupazione per l'aumento dei casi in tutto il mondo. Il parere dell'esperto
MeteoWeb