Una nuova arma per la lotta contro il cancro: la pianta celebre per l’impiego per la produzione della birra, il luppolo, è stata al centro di uno studio dei ricercatori della Oregon State University. Gli esperti hanno scoperto che i derivati dello xantumolo (un flavonoide prodotto dal luppolo) sono in grado di svolgere una funzione anticancro.
Lo studio, svolto in fase preclinica, pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, ha rivelato che i suddetti derivati potrebbero avere un’efficacia antitumorale simile a quella dello xantumolo nei tumori del fegato e del colon.
E’ ben noto da tempo che lo xantumolo riesce a inibire la crescita cellulare tumorale, ma può accadere che gli enzimi epatici o il microbiota intestinale lo metabolizzino in “8-prenlinaringenina”, un fitoestrogeno che potrebbe invece fare sviluppare le cellule del tumore, ha spiegato Adrian Gombart, docente di biochimica e autore dello studio. Nella ricerca appena pubblicata si è rilevata la capacità dello xantumolo di arrestare la crescita cellulare e uccidere due linee cellulari di cancro del fegato e due linee cellulari del cancro del colon.