Alpinismo: l’Everest reclama la prima vittima della stagione, ritrovato indiano morto a 7.920 metri

La primavera dell'Everest reclama la prima vittima ed il bilancio è destinato a crescere: un indiano di 28 anni è stato trovato morto nella sua tenda al Camp 4
MeteoWeb

Oggi la prima vittima della stagione primaverile delle scalate sull’Everest. L’uomo un indiano di 28 anni è stato trovato morto nella sua tenda, inoltre è disperso anche un alpinista irlandese. A completare il quadro iniziale della stagione, sul vicino Monte Makalu è morto un soldato indiano, due giorni dopo la morte di altri due indiani sul Monte Kanchenjunga, la terza vetta più alta del mondo, e vi è una cilena dispersa.

Ravi Thakar è il nome dell’indiano di 28 anni che è stato trovato morto nella sua tenda all’Everest Camp 4 a 7.920 metri questa mattina mentre la sua squadra stava riposando dopo la conquista della vetta. “Stiamo riportando indietro il suo corpo“, ha riferito Mingma Sherpa di Seven Summit Treks. Ieri una squadra ha perso un membro irlandese, Seamus Lawless di 39 anni, scivolato da sotto l’area “balcone” a circa 8300 metri. Sherpa ha detto che le guide hanno intensificato la sua ricerca. I due scalatori facevano parte di una squadra di otto membri che comprende Saray Khumalo, che è stata la prima donna africana nera a scalare l’Everest.

Il soldato indiano aveva 35 anni ed è morto sul Monte Makalu a circa 8.200 metri mentre tornava dalla cima. Il mese scorso la sua squadra era sulla bocca di tutti dopo aver twittato una foto di impronte “yeti“, scatenando i commenti online. Un altro scalatore indiano è scomparso giovedì scorso sul Monte Makalu, mentre la squadra con cui il 52enne era in discesa. Il tempo non era buono e probabilmente era rimasto indietro, una squadra di ricerca stamattina non è riuscita a trovarlo, ma continueremo a cercare“, ha detto Sherpa.

In questo momento tante montagne himalayane – tra cui l’Everest – sono in alta stagione, per la finestra di bel tempo che va tra la fine di aprile e la fine di maggio ed il bilancio delle vittime è destinato a salire. Oltre a due morti su Kanchenjunga, la scorsa settimana è morto anche il climber peruviano Richard Hidalgo. Inoltre un malese è morto ad aprile dopo essere stato salvato dall’Annapurna, dove aveva trascorso due notti all’aperto vicino alla cima.

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