Londra sarà la prima città al mondo ad avere in servizio una flotta di autobus a due piani – i leggendari double decker – ma alimentati ad idrogeno. Ad annunciato il sindaco Sadiq Khan, i nuovi mezzi sono stati ordinati alla società nord irlandese Wrightbus e prenderanno servizio nel 2020 inizialmente su tre nuove rotte, due del centro della città e una in direzione dello stadio di Wemlbey.
Anche l’Europa paga una quota dell’investimento record da 85 milioni di sterline destinato proprio al rinnovamento del parco circolante dei mezzi pubblici della capitale. I nuovi bus costano circa 500mila sterline (580mila euro) l’uno, più del doppio di quelli “normali” il cui prezzo è intorno alle 200mila pound (230mila euro).
Sorge spontanea una leggera ironia – in un Paese che da circa tre anni è alle prese con la Brexit, peraltro sempre osteggiata da Khan – dato che circa 5 milioni di sterline arriveranno proprio dall’Unione europea.
Questa iniziativa dei double deckers a idrogeno si inserisce negli sforzi della città per combattere l’inquinamento. A questo proposito è stato pubblicata una ricerca del King’s College di Londra che ha preso in esame la politica a favore dell’ambiente dell’attuale primo cittadino Khan e quella del suo predecessore, Boris Johnson. Ebbene il risultato è evidente: se si fosse continuato nella politica di Johnson per far rientrare nella norma i livelli fuorilegge di diossido di azoto ci sarebbero voluti 193 anni. Attraverso le scelte di Khan – tra cui l’introduzione della ULEZ (ultra low emission zone) di pochi mesi fa – questo tempo si è ridotto a soli 6 anni.