Ambiente, WWF: italiani d’accordo sulla lotta alla deforestazione

L'indagine di YouGov rivela che in Italia, come nel resto d'Europa, i cittadini vogliono più regole per prevenire la perdita dell'ecosistema
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L’indagine di YouGov rivela che in Italia, come nel resto d’Europa, i cittadini vogliono più regole per prevenire la perdita dell’ecosistema. La stragrande maggioranza degli europei chiede leggi efficaci affinché il cibo mangiato e i prodotti acquistati non provochino la deforestazione del pianeta. Questo è quanto emerge da un sondaggio YouGov realizzato tra il 17 e il 29 di Aprile 2019 e pubblicato oggi. L’indagine ha coinvolto anche i cittadini italiani che dimostrano una elevata sensibilità nei riguardi del destino delle foreste del pianeta. In particolare:

Il 92% degli italiani intervistati condividono la necessità di una apposita legislazione per proteggere le foreste. (87% è il dato medio dei cittadini dei 25 paesi europei sottoposti a sondaggio).

Il 92% degli italiani che hanno partecipato al sondaggio si è anche dichiarato profondamente preoccupato delle foreste, riconoscendo che la deforestazione è dannosa per tutti, genere umano e biodiversità. (91% il dato medio europeo).

Il sondaggi, pubblicato in vista della Giornata Internazionale della Biodiversità, che cade domani mercoledì 22 maggio, è stato commissionato dall’Agenzia per le Indagini Ambientali, Fern, Greenpeace e WWF.

Dal sondaggio emerge chiaramente che anche i cittadini italiani, come quelli europei, acquistando merendine, panini, carni e formaggi non vogliono correre rischi di diventare complici ignari della deforestazione. Perciò invocano nuove leggi che garantiscano che il semplice atto dello shopping non significhi più camminare su di una lama di rasoio etica. Infatti la maggioranza dei cittadini italiani non pensa che il governo nazionale (66%) né l’UE (6o%) stiano facendo abbastanza per contrastare la deforestazione globale. D’altro canto un approccio esclusivamente nazionale non può funzionare, in quanto le aziende possono aggirare le leggi di un paese dell’UE operando in un altro. La soluzione deve essere una regolamentazione a livello comunitario. E questa è l’ultima possibilità per l’UE di sostenere il suo impegno a fermare la deforestazione entro il 2020.

Il sondaggio viene pubblicato in un momento in cui la Commissione Europea, presieduta da Jean Claude Juncker fino al novembre 2019, dovrebbe presentare piani per intensificare l’azione dell’UE contro la deforestazione. Non è chiaro se questi piani includeranno proposte di nuove leggi.

Il Parlamento Europeo, governi, i cittadini europei e le Organizzazioni Non Governative hanno tutti chiesto misure normative per garantire che i prodotti immessi sul mercato dell’UE non abbiano causato la deforestazione o violati i diritti umani. Allo stesso modo, nuove leggi dovrebbero impedire al settore finanziario dell’UE di facilitare la deforestazione globale.

L’Unione europea ha promesso a livello internazionale di fermare la deforestazione globale entro il 2020. Tuttavia continua a rimanere uno dei più grandi mercati di materie prime agricole, come carne bovina, olio di palma, soia e cacao, che hanno un forte impatto sulle foreste del mondo. L’agricoltura, secondo dati recenti e in generale, è una delle cause principali della distruzione delle foreste primarie, che vengono sostituite da pascoli e piantagioni.

Il sondaggio è stato condotto in tutti i paesi dell’Unione Europea ad eccezione di Cipro, Lussemburgo e Malta.

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