Australia: riconoscimento facciale nelle università per individuare gli imbroglioni

La tecnologia è in corso di sperimentazione in alcune università: servirà ad individuare gli studenti che pagano dei sostituti per sostenere i loro esami
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In Australia la lotta agli imbroglioni utilizza la tecnologia del riconoscimento facciale, alcune università infatti stanno sperimentando con successo la tecnologia per individuare gli studenti che pagano dei sostituti per sostenere i loro esami. Sono due le compagnie di tecnologia dell’informazione, NEC Australia e Genix Ventures, che hanno sviluppato e introdotto il software che crea profili biometrici degli studenti e li confronta con foto prese durante gli esami. L’obiettivo verificare le loro identità e monitorarli a mezzo webcam per assicurare che non vi siano sostituzioni di persona.

E’ spesso difficile per gli esaminatori distinguere fra gli studenti guardando la foto di un documento e sapere se la persona che siede di fronte è la stessa“, spiega il Ceo di Genix Ventures, Steve Godinho, al Sydney Morning Herald. Uno studente può aver fatto crescere la barba e inoltre dei familiari stretti possono essere difficili da distinguere. La tecnologia del riconoscimento facciale può ovviare a tutto questo“, aggiunge.

La tecnologia è già in uso negli esami del “Cambridge Boxhill Language Assessment“, che amministra esami di lingua inglese per professionisti stranieri che vogliono lavorare in Australia. E’ stata anche sperimentata su circa 100 studenti di un’istituzione terziaria di Melbourne che Godinho non ha identificato. Durante la sperimentazione un membro dello staff dell’università prendeva foto degli studenti che entravano nell’aula di esame e poi le confrontava con un software che le confrontava con foto acquisite al tempo dell’iscrizione. Questa tecnologia può anche essere usata in modalità remota tramite webcam.

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