Una ricerca condotta su più di 35.000 paia di gemelli indica che la scelta di avere un cane è fortemente influenzata dal corredo genetico. E’ quanto si legge sulla rivista “Scientific reports” dalla ricerca coordinata dall’Università di Uppsala in Svezia.
Nello studio i ricercatori hanno messo a confronto la composizione genetica dei gemelli – usando il Registro svedese dei gemelli, il più vasto di questo tipo al mondo – con l’avere un cane al fine di capire se è una componente ereditabile. “Con sorpresa abbiamo visto che il DNA influisce in modo significativo sulla scelta di avere un cane, e questo può avere diverse implicazioni nel comprendere il rapporto uomo-cane nel corso della storia“, spiega Tove Fall, coordinatore dello studio. Un rapporto quello uomo-cane molto forte e che dura da almeno 15.000 anni. “Anche se i cani e gli altri animali domestici sono membri delle nostre famiglie in tutto il mondo – continua – poco si sa del loro impatto sulla nostra vita e salute. Forse alcune persone hanno una propensione innata maggiore a prendersi cura di questi animali rispetto ad altri“.
Gli studi sui gemelli sono un metodo ben noto per distinguere tra le influenze ambientali e dei geni sulla nostra biologia e comportamento. I ricercatori in questo caso hanno visto che il tasso di concordanza sulla scelta di avere un cane è maggiore nei gemelli omozigoti che in quelli eterozigoti – che condividono solo il 50% del corredo genetico –, supportando l’idea che la genetica abbia quindi un ruolo importante in questo caso. “Questo tipo di studi non ci dice esattamente quanto siano coinvolti i geni, ma dimostra per la prima volta che DNA ed ambiente hanno un ruolo alla pari nella scelta di avere un cane. Il prossimo passo – conclude Patrik Magnusson, uno dei ricercatori – sarà identificare le varianti genetiche coinvolte, e capire come sono collegate ad alcuni tratti della personalità e ad altri fattori, come le allergie“.