Vicina ad un epilogo, la storia di Vincent Lambert infatti è iniziata – all’ospedale universitario di Reims in Francia – la procedura per mettere fine alle cure del paziente 42enne tetraplegico che da 10 anni risiede in stato vegetativo, diventato il simbolo del dibattito sull’eutanasia.
La notizia proviene da uno dei legali dei genitori di Lambert, i quali oggi dovevano presentare due ricorsi per bloccare la procedura medica. “E’ uno scandalo assoluto, non hanno neppure potuto baciare loro figlio“, ha commentato l’avvocato Jean Paillot che rappresenta il padre e la madre di Lambert, due cattolici fermamente contrari all’interruzione dei trattamenti.
La decisione era stata convalidata dal Consiglio di Stato alla fine di aprile. L‘interruzione delle cure prevede, l’arresto delle macchine per idratare e nutrire il paziente e una sedazione “controllata, profonda e continua“. In uno stato vegetativo dal settembre 2008, a causa di un incidente stradale Lambert lavorava come infermiere in una struttura psichiatrica. Il trauma gli aveva provocato una lesione cerebrale rendendolo tetraplegico e assolutamente dipendente. Nel 2011, i medici avevano escluso qualsiasi possibilità di miglioramento e nel 2014 la sua condizione era stata classificata come vegetativa.