Giornata del gioco, SINPIA: la possibilità di giocare come gli altri è ancora negata ai bambini con disabilità

"Per consentire ai bambini con disabilità di poter giocare davvero insieme agli altri, è necessario pensare di volta in volta a come modificare ambiente e giochi per accoglierli"
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L’Autorità Garante Nazionale Infanzia e Adolescenza (AGIA) e la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) hanno lanciato per il 28 maggio, giornata mondiale del gioco, l’iniziativa “Giocare tutti, nessuno escluso”.

Il documento del gruppo di lavoro AGIA sull’accesso al gioco e allo sport per i bambini e ragazzi con disabilità presentato ai primi di maggio descrive rilevanti criticità nell’accesso al gioco per i bambini con disabilità https://www.sinpia.eu/wp-content/uploads/2019/05/sintesi-rilevazione-nazionale.pdf

Il documento evidenzia una rilevante differenza nelle regioni italiane sia nella diversa considerazione dell’importanza del gioco da parte delle famiglie che nella diversa attenzione da parte delle istituzioni e nell’effettiva accessibilità di spazi e servizi, soprattutto per i bambini con disabilità complessa o autismo – sottolinea Massimo Molteni, Consiglio Direttivo della SINPIA -. In molte realtà, sia i genitori che gli operatori (ma anche i ragazzi a sviluppo tipico) tendono a connotare il gioco come elemento riabilitativo e non come azione di piacere e divertimento. Il gioco, soprattutto spontaneo, è invece fondamentale per lo sviluppo di tutti i bambini, consente di sperimentarsi, costruire relazioni con altri e sviluppare flessibilità e creatività, è attività fine a stessa e  indispensabile per il benessere e la salute mentale”.

“Per consentire ai bambini con disabilità di poter giocare davvero insieme agli altri, è però necessario pensare di volta in volta a come modificare ambiente e giochi per accoglierli – aggiunge Andrea Guzzetta, coordinatore della Sezione di Riabilitazione della SINPIA -. Per un bambino con gravi difficoltà motorie, servono luoghi senza barriere architettoniche, ma anche giochi che possa maneggiare senza difficoltà. Per un bambino che non parla,  è indispensabile avere a disposizione giochi modificati con strumenti di comunicazione aumentativa. Per un bambino autistico, potrebbe essere importante ridurre il rumore di fondo e la numerosità del gruppo. Soprattutto è necessario che adulti e coetanei abbiano appreso come interagire e modificare di volta in volta il gioco”.

“Per questo SINPIA ha scelto di attivare laboratori diffusi che uniscano bambini con disabilità, coetanei e adulti, in cui sperimentare insieme le strategie per modificare il gioco e scoprire la possibilità di divertirsi insieme  – conclude Antonella Costantino, Presidente della SINPIA – In particolare, i coetanei, se adeguatamente sensibilizzati, sono straordinari nel cogliere cosa permette di interagire davvero e nell’estenderne spontaneamente l’utilizzo in tutti i contesti ”.

SINPIA ha invitato tutti i soci e i servizi di neuropsichiatria infantile e di riabilitazione ad attivare iniziative che diffondano strategie su come sia possibile giocare in modo inclusivo con tutti i bambini. Eventi mirati si terranno a Catania, Milano, Cremona, Lecco, Como, Crema. La lista completa è in continuo aggiornamento sul sito di AGIA:

https://www.garanteinfanzia.org/news/giocare-tutti-nessuno-escluso

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