“Per quanto riguarda la tipologia di incendi in relazione a ciò che brucia, statisticamente brucia quasi sempre plastica e varie tipologie di carte, quasi sempre è plastica o entrambe insieme, il che è ovvio perché l’umido non ha molto senso che bruci“.
Così si è espresso il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in audizione davanti alla Commissione Ecomafie sul tema degli incendi di rifiuti.
“Ed è tutto il tema che riguarda anche i mercati che non si sono più aperti o comunque sono difficili con una parte del mondo, penso alla Cina in particolare, perché bruciano in particolare non le plastiche primarie ma le plastiche secondarie e terziarie, di scarsa qualità, che non hanno mercato“, aggiunge Costa. “Per la carta c’è un problema simile perché il mercato della carta ha avuto negli ultimi 2-3 anni un decremento fortissimo dal punto di vista commerciale, viceversa adesso sta riprendendo fortunatamente e gli incendi stanno diminuendo: quando dai valore economico a quello che consideriamo rifiuto, l’incendio non ha più senso. Se per la carta il mercato sta riprendendo, per la plastica il tentativo parallelo è quello di cambiare la natura della plastica e di andare sul biodegradabile e compostabile“, conclude il ministro.