Ipertensione, cosa mangiare: dalle noci un valido aiuto per tenere a bada la pressione alta

Per il controllo della pressione sanguigna aver cura dell'alimentazione è fondamentale: un nuovo studio indica nelle noci un ottimo alleato
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Le noci fanno bene, proteggono il cuore e aiutano le persone a rischio di malattie cardiovascolari, perché sono in grado di abbassare la pressione sanguigna unite, ovviamente, ad una dieta sana e a basso contenuti di grassi. A giungere a questa conclusione è stata una equipe di scienziati della Pennsylvania State University nello State College: si tratta di uno dei primi lavori a suggerire come le proprietà delle noci possano influire sulla salute del cuore. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel Journal of American Heart Association.

Le noci presentano un alto contenuto di unLchiamato acido alfa-linolenico (ALA), che secondo i ricercatori ha effetti benefici sulla pressione sanguigna. L’obiettivo dello studio era quello di capire se il contenuto di ALA delle noci contribuisce a migliorare la salute del cuore e se alcuni altri componenti delle noci, come i polifenoli, potrebbero aiutare a controllare la pressione sanguigna, soprattutto nei soggetti a rischio di malattie cardiovascolari, principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia.

Per condurre la ricerca sono state reclutate 45 persone di età compresa tra i 30 e i 65 anni, tutte in sovrappeso. Ai partecipanti è stato chiesto di seguire una dieta “run-in” per 2 settimane prima dell’inizio dello studio. Si tratta di un regime alimentare che imita una dieta media negli Stati Uniti includendo un contenuto calorico di grassi saturi pari al 12%. I ricercatori hanno poi assegnato i partecipanti a tre diversi gruppi dietetici, tutti a basso contenuto di grassi saturi: tutti hanno seguito una di queste diete per 6 settimane prima di passare alla successiva. Alla fine tutti i partecipanti hanno seguito tutte le diete. Tra queste, una dieta che includeva noci, una che non includeva le noci ma che incorporava la stessa quantità di ALA e acidi grassi polinsaturi e infine una che non includeva le noci e che sostituiva parzialmente la stessa quantità di ALA presente nelle noci con un altro acido grasso chiamato acido oleico.

Al termine del periodo di diete gli scienziati hanno valutato i fattori di rischio cardiovascolare di tutti i partecipanti, e hanno così scoperto che la salute del cuore dei partecipanti di tutti e tre i gruppi è migliorata. Secondo le conclusioni degli studiosi questa scoperta indica che la sostituzione di grassi saturi con grassi insaturi, che si tratti di noci o oli vegetali, dovrebbe portare a benefici cardiovascolari. I ricercatori hanno fatto però un’altra importante scoperta: quando i partecipanti seguivano la dieta che comprendeva noci, avevano una pressione del sangue centrale – ovvero quella che si muove verso il cuore – più bassa rispetto a quelli che seguivano le altre diete.

Chi assumeva le noci, riscontrava maggiori benefici rispetto a chi seguiva una dieta con un profilo di acidi grassi simile a quello delle noci senza mangiare la noce stessa”, ha precisato l’autore principale dello studio, il Professor Penny Kris-Etherton. “Quindi sembra che ci sia qualcosa in più nelle noci che è vantaggioso – forse i loro composti bioattivi, forse la fibra, forse qualcos’altro – che non si trova in altri acidi grassi”.

Secondo i ricercatori l’abbassamento della pressione del sangue centrale ha anche ridotto il rischio complessivo di malattie cardiovascolari. Il prossimo passo sarà quello di condurre studi più approfonditi per confermare le conclusioni ottenute in Pennsylvania. Ma intanto, spiega il Prof. Kris-Etherton, chi è a rischio di malattie cardiovascolari, “invece di scegliere carne rossa grassa o latticini grassi per uno spuntino, dovrebbe prendere in considerazione un po’ di latte scremato e noci”.

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