Gli astronauti ESA Samantha Cristoforetti e Thomas Pesquet, insieme al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, si sono riuniti giovedì 2 maggio al castello di Chambord su invito del Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron, per commemorare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
In questa occasione, quasi seicento studenti della scuola media inferiore e superiore, francesi ed italiani, si sono trovati a Chambord per discutere con degli esperti sui temi culturali e scientifici che hanno accompagnato le riflessioni di Leonardo da Vinci. Gli esperti presenti all’evento, dal fisico Gabriel Chardin all’architetto Renzo Piano, passando per lo scrittore Alessandro Baricco, hanno messo a confronto le tecniche e le conoscenze attuali con quelle del genio italiano.
Da parte loro, l’astronauta ESA di nazionalità italiana Samantha Cristoforetti e l’astronauta ESA di nazionalità francese Thomas Pesquet, hanno parlato con i ragazzi del loro lavoro di astronauta dell’ESA, dei programmi spaziali europei, della cooperazione e dell’amicizia franco-italiana. Essendo entrambi rientrati dalle loro rispettive missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale a bordo di una capsula Soyuz, hanno ovviamente menzionato il paracadute, ideato da Leonardo da Vinci nel 1485.
“Tutti sono un po’ abbagliati“, ha commentato Roman Body, professore di italiano al liceo Camille-Claudel di Blois, che ha accompagnato i suoi studenti dell’ultimo anno. “I giovani sono stati colpiti dai bei valori che i due astronauti hanno messo in evidenza: umanesimo, cooperazione e modestia.” (Intervistato da La Nouvelle République).
“Oggi, l’Europa e le sue nazioni hanno bisogno di aree d’eccellenza, di temi stimolanti e di temi che abbiano come obiettivo la risoluzione dei problemi del mondo, così come le donne e gli uomini che li incarnano. Leonardo da Vinci è stato il primo europeo ad aver compreso che la scienza, l’arte, la cultura, sorpassano le frontiere e ci uniscono durevolmente” ha commentato Thomas, prima di concludere con umorismo che, se fosse stato nostro contemporaneo, Leonardo da Vinci avrebbe potuto essere un astronauta dell’ESA oggi.