L’Emilia-Romagna si prepara a fronteggiare la situazione generata dall’ondata di maltempo che ha interessato, e che interesserà nelle prossime ore, diverse aree della pianura centrale emiliana, in particolare nella provincia di Modena lungo l’asta del Secchiae alcune zone del reggiano. Per queste, la Protezione civile ha già diramato una allerta rossa.
Questa mattina, durante l’incontro al Centro operativo unificato di Marzaglia (Mo), alla presenza del prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, dell’assessore regionale alla Protezione civile e dei sindaci dei diversi Comuni interessati – Modena, Sassuolo, Formigine, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Carpi, Cavezzo, Concordia sul Secchia, Novi, San Possidonio, San Prospero, Soliera e Rubiera e Casalgrande nel reggiano – è stata anticipata al Dipartimento nazionale della Protezione Civile, in videoconferenza con Marzaglia, la richiesta dello stato di mobilitazione.
La richiesta, firmata dal presidente della Regione, è già stata inviata a Roma per essere accolta dal presidente del Consiglio.
Il presidente della Regione è in costante contatto con i vertici della Protezione civile nazionale e locale, oltre che del Governo e delle istituzioni locali. Lo stato di mobilitazione prevede la possibilità di utilizzare le risorse del Servizio nazionale di Protezione civile, mediante il coinvolgimento delle colonne mobili di altre Regioni, a supporto di quella emiliano-romagnola.
Nelle prossime ore, saranno comunicati aggiornamenti della situazione dal Centro di coordinamento soccorsi attivato dalla Prefettura a Marzaglia.
La situazione
La Protezione civile informa che al momento la situazione idrometrica dei fiumi Secchia e Panaro vede il superamento della soglia 2 in alcune sezioni (rispettivamente a Ponte Bacchello e nel tratto Bomporto-Camposanto), dove stanno transitando i colmi di piena. Le precipitazioni attese dovrebbero concentrarsi tra le 18 e il primo pomeriggio di domani sull’Emilia centro-occidentale, la Liguria di Levante e l’alta Toscana. Si prevedono piogge moderate, con medie areali tra i 30 e i 60 mm ma la situazione potrebbe complicarsi per temporali localizzati e ancora più intensi. Una serie di eventi che si inserisce in uno scenario reso critico dai colmi di piena già in transito, con livelli d’acqua molto alti.
Dalle 20 di ieri sono stati attivati 120 volontari (30 squadre) per il monitoraggio degli argini del Panaro e soprattutto del Secchia tra il modenese e il reggiano. I coordinamenti interessati sono quelli di Modena e Parma, oltre a Federgev. Già in questa fase, saranno attivate altre 9 squadre di volontari (dai coordinamenti di Ferrara, Ravenna, Rimini, più Federgev, ANC e CRI).