“Neve dalla prima collina al crinale, piogge torrenziali in pianura, temperature minime che in alcune zone saranno vicine allo zero per diverse notti: la perturbazione prevista da domenica rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura reggiana“: lo ha dichiarato Antenore Cervi, presidente Cia–Reggio Emilia, in riferimento agli effetti del Maltempo. “Viste le drammatiche previsioni numerosi viticoltori reggiani stanno addirittura pensando di rispolverare un antico metodo tipico dei territori italiani più a Nord, e da noi vietato: consiste nell’accendere piccoli falò e fuochi controllati lungo i filari per cercare di aumentare la temperatura tra le viti. L’obiettivo è salvare i germogli. Questa usanza viene spesso praticata anche in Francia e Germania. La speranza è comunque quella di non dovere arrivare a questo punto per cercare di salvare le produzioni“, ha spiegato. “Una cosa è certa, come sostiene il meteorologo Luca Lombroso, quello che si prospetta è un evento storico, mai vista una cosa simile a maggio. Sono previste nevicate su tutto l’Appennino oltre i 300 metri (ma non si escludono fiocchi anche in pianura) e temperature in picchiata che saranno inferiori anche di dieci gradi rispetto alla media stagionale“, ha sottolineato Cervi. “Sarebbe una tragedia per le tutte nostre coltivazioni, specialmente se dovessero essere confermate le gelate notturne anche a quote basse. Purtroppo, a causa del global warming dovremo abituarci a queste situazioni estreme che secondo gli esperti muteranno i delicati equilibri dell’intero bacino del Mediterraneo. E l’agricoltura è il settore che risente e risentirà maggiormente del meteo impazzito. Gli agricoltori dovranno sempre più investire importanti somme economiche per proteggere le colture dagli eventi dannosi, come ad esempio la grandine che nei giorni scorsi ha duramente colpito territori vicino al nostro“. “Si è passati da mesi di pesante siccità ad abbondanti precipitazioni concentrate in pochi giorni che, se da un lato hanno portato benefici, dall’altro stanno anche causando non pochi problemi alle coltivazioni viste le temperature comunque basse“, ha dichiarato Cervi. “Per ultimo i cambiamenti climatici stanno anche portando parassiti, patogeni e insetti ‘alieni’ che trovano sul nostro territorio un ambiente idoneo per proliferare. Una presenza che rappresenta una notevole perdita per l’agricoltura e non deve essere affatto sottovalutata“, ha concluso il presidente Cia-Reggio Emilia.
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Maltempo Emilia-Romagna: il freddo polare mette a rischio l’agricoltura
"La perturbazione prevista da domenica rischia di mettere in ginocchio l'agricoltura": lo ha dichiarato Antenore Cervi, presidente Cia-Reggio Emilia
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