Maltempo in Campania: ingenti danni alle coltivazioni, richiesto lo stato di calamità per la Piana del Sele

Nel Salernitano le ingenti piogge hanno compromesso l'80% delle coltivazioni della Piana del Sele: frutti marci dalla troppa acqua o danneggiati dalle grandinate
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Gli episodi di pioggia incessante degli ultimi giorni hanno compromesso l’80% il raccolto di pesche, pere, nettarine ed albicocche nella zona Sud della Piana del Sele in direzione di Eboli, questo a causa dei frutti resi marci dalla troppa acqua o danneggiati dalle grandinate. A seguito delle bizze del clima anche dove le coltivazioni non sono state danneggiate è stato superato il punto di maturazione adatto ad un raccolto e ciò a causa del Maltempo che non permette a uomini e mezzi di avvicinarsi agli impianti allagati.

A renderlo noto è la Confagricoltura Salerno, che vede in queste ore i propri tecnici alle prese con una prima conta dei danni anche alle colture ortive in pieno campo: pomodori, spinaci, spinacino, ortaggi primaverili. Va un po meglio per le colture protette, sia sotto rete antigrandine che in serra laddove la produzione è salvaguardata.
Chiediamo a Regione Campania di attivare gli idonei strumenti di accertamento dei danni finalizzati alla predisposizione delle istruttorie, propedeutiche ad una richiesta di declaratoria di stato di calamità naturale al Governo per gli eventi atmosferici eccezionali di questa seconda metà di maggio – dichiara il presidente di Confagricoltura, che sottolinea – ci troviamo di fronte a piogge dal mese di novembre, ma con le attività e i cicli colturali tipici di questa stagione.

Problemi anche alle fragole che a causa del Maltempo stentano a maturare anche sotto serra e subiscono forti attacchi fungini, causati dalla elevatissima umidità.Un problema che si ripercuote fortemente anche sulla manodopera agricola che perdurando il Maltempo non viene chiamata a lavorare e perde giornate di salario. Pessima la situazione degli impianti frutticoli posti a ridosso di corsi d’acqua: stanno soffrendo fortemente di asfissia radicale a causa della troppa acqua.

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